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Cronaca
30 Settembre 2025 - 14:09
Braccio di gru urta il cavalcavia in tangenziale sud di Torino: code e corsie chiuse
Una mattinata di tensione e rallentamenti sulla tangenziale sud di Torino, dove un camion con gru ha urtato violentemente un cavalcavia all’altezza dell’inceneritore di Gerbido, nel tratto in trincea del territorio comunale di Orbassano. L’incidente, avvenuto martedì 30 settembre poco dopo le 10.30, ha reso necessario l’intervento immediato dei soccorsi e la chiusura temporanea della carreggiata in direzione Savona–Piacenza, subito dopo lo svincolo del Sito Interporto.
Secondo una prima ricostruzione, il braccio meccanico montato sul mezzo pesante non era stato posizionato correttamente. Nel passaggio sotto il cavalcavia, la struttura ha urtato l’impalcato con un impatto tanto violento da causarne il distacco. Per fortuna, la parte metallica non è precipitata in carreggiata e non ha coinvolto altri veicoli in transito, evitando conseguenze potenzialmente gravi. Il conducente, resosi conto dell’accaduto, ha dato subito l’allarme insieme ad altri automobilisti, consentendo un intervento rapido per mettere in sicurezza l’area.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento Allamano di Grugliasco, gli agenti della polizia stradale di Torino–Settimo e gli ausiliari della viabilità ITP. Le operazioni hanno richiesto inizialmente la chiusura totale della carreggiata, poi la limitazione al traffico sulla corsia di emergenza e su quella di destra. L’obiettivo era garantire la sicurezza durante la rimozione dei detriti metallici e la verifica delle condizioni strutturali del cavalcavia.
I disagi al traffico si sono concentrati nella tarda mattinata, con lunghe code in direzione Savona–Piacenza. La gestione modulata delle chiusure, però, ha permesso di limitare l’impatto sulla circolazione: una corsia è stata mantenuta aperta già durante le fasi di ripristino, evitando il blocco totale di uno dei tratti più trafficati della rete autostradale torinese.
Ora restano diversi interrogativi. Come è stato possibile che un braccio di gru rimanesse sollevato a sufficienza da urtare un cavalcavia in un tratto della tangenziale in cui i limiti di altezza sono ben noti e segnalati? Le prime verifiche sembrano indicare un errore di manovra o una distrazione nelle procedure di controllo del mezzo prima della partenza. Proprio queste procedure sono fondamentali per evitare simili incidenti: check-list obbligatorie, verifiche sugli ingombri e controlli di sicurezza dovrebbero rappresentare la prassi quotidiana per chi guida veicoli industriali dotati di attrezzature mobili.
Il caso di Orbassano riporta dunque l’attenzione sulla sicurezza dei trasporti eccezionali e delle attrezzature da cantiere. Episodi analoghi, seppur rari, possono avere conseguenze disastrose non solo per i conducenti ma anche per automobilisti ignari che transitano nello stesso momento. Per questo, oltre all’accertamento della dinamica, sarà necessario valutare lo stato del cavalcavia colpito e stabilire se siano necessarie ulteriori verifiche strutturali.
La tangenziale sud, in particolare nel tratto che attraversa la zona industriale e logistica, è già da anni un’arteria complessa per la viabilità torinese: traffico pesante, transiti internazionali, usura delle infrastrutture e condizioni meteorologiche spesso complicate, come la pioggia che proprio stamattina aveva reso l’asfalto viscido. Una combinazione di fattori che trasforma ogni errore in un rischio amplificato.
Intanto l’autista del camion è stato ascoltato dagli agenti della polizia stradale per ricostruire con precisione la sequenza degli eventi. Non si esclude che possa essere aperta un’indagine per accertare eventuali responsabilità legate al mancato controllo del mezzo o a possibili omissioni nelle procedure di sicurezza.
L’incidente di oggi si chiude senza feriti, ma con la consapevolezza che un dettaglio trascurato nella preparazione di un viaggio può trasformarsi in un problema di ordine pubblico. La tangenziale torinese ha vissuto un’altra mattinata difficile, ma soprattutto ha mostrato quanto fragile possa essere l’equilibrio tra mobilità e sicurezza sulle grandi arterie di scorrimento.
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