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Cronaca
30 Settembre 2025 - 10:46
Guardia di Finanza in azione a Torino, scoperte agenzie che favorivano l’immigrazione clandestina (immagine di repertorio)
La Guardia di Finanza di Torino ha portato a termine un’operazione di ampio respiro contro l’immigrazione clandestina, eseguendo nove misure cautelari personali nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità peruviana. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino e condotta dalla Compagnia di Caselle Torinese presso l’aeroporto “Sandro Pertini”, ha permesso di scoprire un sistema strutturato che avrebbe favorito l’ingresso irregolare in Italia di oltre 150 connazionali.
Secondo quanto emerso, gli indagati – titolari di alcune agenzie di viaggio nel capoluogo piemontese – avrebbero messo in piedi un vero e proprio business dei “kit migratori”, pacchetti completi studiati per consentire ai connazionali di superare i controlli alla frontiera e stabilirsi illegalmente nel nostro Paese.
Il meccanismo sfruttava gli accordi internazionali tra l’Unione Europea e il Perù, che consentono ai cittadini peruviani di entrare nei Paesi comunitari senza visto per soggiorni inferiori a 90 giorni. Un’opportunità pensata per agevolare i flussi turistici, ma che in questo caso sarebbe stata piegata a finalità illecite.
Dietro la facciata di viaggi “regolari” si celava un’organizzazione capace di fornire biglietti aerei a tariffe agevolate, carte di invito e false assicurazioni sanitarie – spesso con gli stessi indagati come presunti ospitanti – oltre a voli di ritorno fittizi, prenotati e poi annullati, utili soltanto a dimostrare un rientro apparente. Ai migranti veniva persino consegnato un vademecum di comportamento in caso di controlli, con indicazioni su come simulare la finalità turistica del viaggio.
Le accuse formulate dalla Procura riguardano il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, contestato ai nove soggetti, ritenuti responsabili di aver promosso e organizzato il trasporto di stranieri nel territorio nazionale utilizzando documenti falsi, alterati o contraffatti.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, come precisano gli inquirenti, i provvedimenti adottati non implicano la colpevolezza definitiva dei soggetti coinvolti, in attesa di eventuali decisioni di merito.
L’operazione, sottolineano le Fiamme Gialle, dimostra l’impegno costante nella lotta a organizzazioni che sfruttano la vulnerabilità delle persone per costruire traffici redditizi, alimentando i canali dell’immigrazione clandestina con metodi sempre più sofisticati.
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