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Cronaca

Ragazzini attraversano la Torino-Milano a piedi: paura a Vercelli dopo il video su Facebook

Un gruppo di giovanissimi scavalca le barriere e corre sui binari, il Comune chiede subito l’intervento di Rfi

Ragazzini attraversano la Torino-Milano a piedi: paura a Vercelli dopo il video su Facebook

Ragazzini attraversano la Torino-Milano a piedi: paura a Vercelli dopo il video su Facebook

Un episodio che fa rabbrividire e che riporta il tema della sicurezza ferroviaria al centro del dibattito pubblico. A Vercelli, in un quartiere periferico, un gruppo di ragazzini è stato ripreso in un video il 18 settembre mentre scavalcava le barriere in cemento poste a chiusura di un ex passaggio a livello per attraversare i binari della linea ferroviaria Torino-Milano. Scene documentate e poi diffuse su Facebook, che mostrano i giovani in bicicletta mentre utilizzano un varco ricavato nella recinzione metallica, attendono il passaggio del treno e, pochi istanti dopo, corrono sull’altro lato dei binari.

Il filmato è accompagnato da urla e incitamenti tra i ragazzi: una vera e propria bravata che, però, poteva trasformarsi in tragedia. Frasi come “veloci, prima che arrivi il nuovo treno” restituiscono l’incoscienza di chi, per gioco o per sfida, mette a rischio la propria vita e quella degli amici. Un comportamento pericoloso, tanto più grave perché compiuto in un punto nevralgico della rete ferroviaria, lungo una delle linee ad alta frequentazione che collega quotidianamente due grandi città come Torino e Milano.

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Il contesto rende l’episodio ancora più drammatico. La comunità vercellese porta ancora il peso della strage di Brandizzo, in cui morirono alcuni giovani operai residenti proprio in città. La memoria di quella tragedia avrebbe dovuto rafforzare l’attenzione collettiva sulla sicurezza lungo i binari, invece il video mostra quanto sia fragile la consapevolezza del rischio tra i più giovani.

Non si tratta solo di una marachella, ma di un gesto che tocca la sensibilità di un’intera città. L’amministrazione comunale ha immediatamente chiesto a Rfi di intervenire per ripristinare le reti di protezione e chiudere il varco utilizzato dai ragazzi, segno di un controllo non sempre adeguato sulle infrastrutture. Perché se è vero che la responsabilità principale resta nei comportamenti individuali, è altrettanto evidente che la prevenzione passa anche dalla cura degli spazi pubblici e dalla manutenzione delle recinzioni.

L’episodio ha aperto un fronte di discussione che non riguarda soltanto Vercelli. Il rischio che i giovanissimi, spinti dal desiderio di sfida o dalla pressione del gruppo, vedano questi gesti come un gioco è un problema di carattere educativo e sociale. I social network amplificano il fenomeno, trasformando l’atto incosciente in un contenuto da condividere e imitare. Un pericolo che va contrastato non solo con interventi materiali sulle reti e sui varchi, ma anche con campagne di sensibilizzazione rivolte a scuole, famiglie e associazioni del territorio.

La Torino-Milano resta una linea ad alta densità di traffico, con convogli che viaggiano a velocità elevate e frequenze ravvicinate. Attraversarla in quel modo non lascia margini di errore: basta una distrazione o una stima sbagliata dei tempi per trasformare una sfida tra amici in una tragedia irreparabile. La città chiede ora risposte rapide e concrete, consapevole che la sicurezza non può essere messa in discussione, soprattutto quando in gioco c’è la vita dei più giovani.

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