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Cronaca

Giovane disabile piemontese inseguito e picchiato con ferocia a Sanremo

La vittima, un ventunenne con difficoltà motorie, è stata brutalmente assalita in via Gioberti dopo una serata in un locale

Giovane disabile piemontese

Giovane disabile piemontese inseguito e picchiato con ferocia a Sanremo (foto archivio)

La violenza non ha lasciato spazio a esitazioni, né a pietà. Un giovane disabile piemontese di 21 anni, in vacanza a Sanremo, è stato inseguito e aggredito con ferocia nelle prime ore di domenica scorsa. Tre ragazzi, di 18, 19 e 21 anni, sono stati arrestati con l’accusa di aver partecipato al pestaggio, mentre una quarta persona sarebbe riuscita a dileguarsi poco prima dell’arrivo della polizia.

Tutto è iniziato nel cuore della città, in via Gioberti, a due passi dal centro storico. Una pattuglia della polizia ha notato una calca di persone che, in stato di agitazione, chiedeva aiuto. Poco distante, il ventunenne giaceva a terra, dolorante e sotto shock. Le sue difficoltà motorie, già evidenti, lo hanno reso un bersaglio ancor più vulnerabile in un contesto che avrebbe richiesto, invece, protezione e rispetto.

Le indagini si sono subito concentrate sulla ricostruzione dei fatti. Gli agenti hanno raccolto numerose testimonianze e acquisito un video che ritrae alcune fasi dell’aggressione. Le immagini, definite dagli investigatori particolarmente crude, hanno confermato la dinamica: il giovane è stato inseguito e poi circondato, colpito ripetutamente in una sequenza che ha lasciato sgomenti anche gli inquirenti

Grazie a questi elementi, la polizia è riuscita a identificare e fermare i tre presunti responsabili, tutti giovanissimi, appartenenti a un gruppo che avrebbe preso di mira il turista piemontese dopo la serata trascorsa in un locale. Restano però aperte le ricerche del quarto aggressore, che sarebbe riuscito a scappare tra la folla poco prima che la pattuglia intervenisse.

La comunità locale si interroga sulle ragioni di un gesto tanto brutale. La vittima, che si trovava in Riviera per trascorrere alcuni giorni di svago, è diventata il simbolo di una violenza ingiustificata, che colpisce in maniera ancora più odiosa quando si accanisce su chi vive già una condizione di fragilità.

Le indagini ora proseguono per accertare il ruolo di ciascun componente del gruppo e stabilire le responsabilità individuali. Le accuse ipotizzate vanno dall’aggressione aggravata alle possibili contestazioni legate alla discriminazione, dato che l’obiettivo era un giovane con disabilità.

L’episodio rilancia anche il dibattito sulla sicurezza nelle località turistiche, troppo spesso segnate da eccessi notturni che degenerano in violenza. Ma al di là dei numeri e delle statistiche, resta l’immagine di un ragazzo di ventun anni, in vacanza, che invece di tornare a casa con ricordi spensierati porta con sé i segni profondi, fisici ed emotivi, di un’aggressione insensata.

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