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Cronaca

Blitz in Canavese porta all’arresto di un presunto spacciatore con droga, armi e ricetta per sintetici (FOTO)

I Carabinieri di Ivrea arrestano un 31enne dopo un blitz in casa

Blitz in Canavese

Blitz in Canavese porta all’arresto di un presunto spacciatore con droga, armi e ricetta per sintetici

Un’operazione scattata all’alba ha portato i Carabinieri del Nucleo Operativo di Ivrea a individuare quello che viene ritenuto il presunto fornitore di droga di diversi giovani eporediesi. In manette è finito un 31enne italiano, già sotto osservazione nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Ivrea. L’accusa è pesante: detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione illecita di arma comune da sparo e possesso abusivo di munizionamento. L’uomo, accompagnato subito in carcere, resta comunque tutelato dalla presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

Secondo quanto riferito dai militari, il blitz è avvenuto la mattina del 19 agosto, quando i Carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione del sospettato. La perquisizione ha permesso di rinvenire 800 grammi di hashish, 35 grammi di marijuana, un bilancino elettronico e diverso materiale per il confezionamento. Una quantità considerata significativa, che secondo gli investigatori rafforzerebbe l’ipotesi di una rete di spaccio attiva nel territorio. Ma la scoperta non si è limitata agli stupefacenti.

Dentro l’appartamento è stata infatti rinvenuta una pistola calibro 6,38, completa di caricatore con sei colpi inseriti, oltre a un caricatore calibro 22 e 88 munizioni dello stesso calibro. Un arsenale che, secondo le prime valutazioni, accende ulteriori interrogativi sul livello di pericolosità del soggetto. A rendere ancora più delicata la vicenda, il ritrovamento di un foglio con annotata una sorta di “ricetta” per la fabbricazione di droghe sintetiche. Un dettaglio che spinge gli inquirenti a ipotizzare non solo il ruolo di pusher al dettaglio, ma la possibilità di una competenza più ampia nella produzione e trasformazione di sostanze.

Il lavoro degli investigatori era iniziato da tempo, con attività di monitoraggio e pedinamenti volti a ricostruire i canali di approvvigionamento della droga sul territorio eporediese. L’attenzione dei Carabinieri si è concentrata proprio sul 31enne, ritenuto un punto di riferimento per il consumo tra i giovani. La decisione di procedere con l’irruzione è arrivata quando gli elementi raccolti sono stati considerati sufficienti per un intervento immediato.

Ora l’inchiesta proseguirà per verificare non solo l’estensione della presunta rete di spaccio, ma anche la provenienza dell’arma sequestrata e la reale destinazione delle munizioni. La presenza della nota relativa alla produzione di sostanze sintetiche apre scenari inquietanti, perché potrebbe indicare un salto di qualità nella capacità di distribuzione. Gli investigatori, infatti, stanno cercando di capire se si tratti di appunti personali o di indicazioni ricevute da canali più ampi, potenzialmente legati a circuiti criminali organizzati.

La notizia dell’arresto si inserisce in un contesto più ampio che vede Ivrea e il Canavese sempre più al centro di un mercato di stupefacenti destinato ai più giovani. Le cronache degli ultimi anni hanno raccontato di operazioni simili, con piccoli gruppi dediti alla vendita di hashish e marijuana, ma con numeri che segnalano un consumo in crescita. In questo caso, però, il sequestro dell’arma e delle munizioni rende l’episodio ancor più grave, perché mette in luce una commistione tra traffico di droga e disponibilità di strumenti offensivi.

Il 31enne è stato trattennuto al carcere di Ivrea e resta in attesa delle prossime mosse della magistratura. Le indagini, ancora in fase preliminare, puntano a ricostruire i legami dell’uomo e a chiarire se dietro la sua attività ci sia un’organizzazione più strutturata o se operasse come singolo.

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