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Truffe online sulla morte di Pippo Baudo: ecco come difendersi

Link fasulli su dirette streaming e ultime volontà del conduttore: l’allarme degli esperti di cybersicurezza

Pippo Baudo

Pippo Baudo

Neanche il tempo di diffondersi la notizia della morte di Pippo Baudo, avvenuta sabato 16 agosto all’età di 89 anni, che la rete è stata inondata da truffe informatiche mirate a sfruttare l’emotività del pubblico. I cybercriminali hanno confezionato campagne di phishing utilizzando titoli ingannevoli per spingere gli utenti a cliccare su link malevoli.

Tra i contenuti diffusi in queste ore compaiono messaggi come “Ecco a chi andrà il patrimonio di Pippo Baudo” o “Clicca qui per seguire in diretta streaming i funerali”. Si tratta di collegamenti che rimandano a siti costruiti appositamente per rubare informazioni sensibili: credenziali di accesso, dati bancari, codici fiscali.

Le tecniche adottate rientrano nei classici schemi delle campagne di phishing: sfruttare la curiosità e l’interesse di massa per raccogliere dati da utilizzare in frodi online oppure da rivendere nel mercato illegale del Dark Web. Una volta sottratti, i dati possono servire per accedere ai conti correnti delle vittime, effettuare transazioni non autorizzate o costruire nuove truffe mirate.

Per rendere i messaggi più credibili, i truffatori inseriscono riferimenti falsi a persone legate a Baudo, come Katia Ricciarelli e Mara Venier, o diffondono notizie inventate sulle esequie, che in realtà sono fissate in Sicilia il 20 agosto, con camera ardente a Roma.

Le raccomandazioni degli esperti sono chiare: non cliccare link ricevuti via email, chat o social, verificare sempre le notizie solo tramite fonti ufficiali come Rai, agenzie stampa e testate giornalistiche affidabili, non fornire mai dati personali per accedere a presunti contenuti commemorativi e segnalare mmediatamente i messaggi sospetti alle piattaforme social o alla Polizia Postale.

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