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16 Agosto 2025 - 22:00
Pippo Baudo
È morto Pippo Baudo, al secolo Giuseppe Raimondo Vittorio Baudo, nato a Militello in Val di Catania il 7 giugno 1936 e scomparso a Roma sabato 16 agosto 2025. Aveva 89 anni ed è stato uno dei volti più celebri e influenti della televisione italiana, tanto da conquistarsi l’appellativo di Super Pippo. La notizia della morte è stata confermata dall’avvocato e amico di lunga data Giorgio Assumma, ed è stata rilanciata dalla Rai con un’edizione straordinaria del TG1.
Baudo ha segnato in maniera indelebile la cultura popolare del Paese, diventando protagonista assoluto del piccolo schermo dagli anni Sessanta fino agli anni Duemila. Conduttore, autore e talent-scout, è stato il volto di programmi come Canzonissima, Domenica In, Fantastico, Serata d’onore, Novecento. Ma soprattutto è l’uomo dei record del Festival di Sanremo, condotto 13 volte (in 7 edizioni anche come direttore artistico) tra il 1968 e il 2008, con picchi di ascolto che rimangono scolpiti nella storia della televisione.
Il suo talento non si è limitato alla conduzione: Baudo è stato il grande scopritore di artisti poi diventati icone della musica e della tv, da Andrea Bocelli a Laura Pausini, da Lorella Cuccarini a Heather Parisi, passando per Milva, Anna Oxa, Giorgia, Fabrizio Moro, Beppe Grillo, Barbara D’Urso, Elio e le Storie Tese. Una lista impressionante di nomi che testimonia la sua capacità di anticipare i tempi e lanciare nuove generazioni di protagonisti dello spettacolo.
Nel privato, dopo il matrimonio con la cantante lirica Katia Ricciarelli, da cui divorziò nel 2007, Baudo ha avuto due figli, Alessandro e Tiziana, e ha sempre mantenuto grande riservatezza sulla vita familiare. Amato, discusso, temuto e rispettato, ha incarnato per decenni la figura del conduttore autorevole, capace di tenere in pugno la scena come nessun altro.
Il mondo dello spettacolo oggi lo ricorda con commozione. Tra i primi messaggi è arrivato quello di Alba Parietti, che con Baudo condivise il palco del Festival di Sanremo nel 1992: «Il maestro di tutti: duro, esigente, ma capace di dare enormi possibilità. Io ti sarò sempre grata, nel bene e nel male, per avermi voluta, per avermi anche combattuta, ma soprattutto per avermi insegnato tanto. Mi dispiace, Pippo. Mi dispiace sinceramente. Sei stato uno di quei padri difficili e straordinari, di cui sarà impossibile fare a meno. Una montagna impossibile da scalare. Ciao Pippo, buon viaggio. Mancherai a questa televisione e a tutti noi che l’abbiamo fatta e che ti dobbiamo dire grazie».
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Lontano dagli schermi da tempo, con problemi di salute negli ultimi anni, Baudo era stato celebrato nel 2019 con una serata speciale della Rai a lui dedicata. Nel 2024 aveva partecipato alle celebrazioni dei 70 anni della televisione italiana, mentre a febbraio 2025 aveva inviato un messaggio al Festival di Sanremo, definendolo «un rito collettivo e lo specchio della società italiana». È stato il suo ultimo saluto al pubblico, pochi mesi prima della morte.
Con la sua scomparsa se ne va non solo un conduttore, ma un pezzo della storia nazionale: per milioni di italiani Pippo Baudo era la televisione stessa.
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