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Cronaca

Raid nel parcheggio Gtt: 15 auto devastate a piazza Sofia

Dashcam incastra il possibile autore, indagano i carabinieri

Raid nel parcheggio Gtt: 15 auto devastate a piazza Sofia

Raid nel parcheggio Gtt: 15 auto devastate a piazza Sofia

Ancora vetri in frantumi, ancora abitacoli svuotati. Il parcheggio Gtt di piazza Sofia, nel quartiere Regio Parco, si conferma terra di nessuno. Nella notte tra venerdì e sabato, almeno quindici auto sono state prese di mira da un vandalo solitario o da un branco di professionisti del nulla: finestrini sfondate, sportelli forzati, oggetti personali trafugati, e in certi casi anche danni agli interni. A fare la conta dei danni, sabato mattina, sono stati gli stessi proprietari, molti dei quali pendolari o turisti, che si sono ritrovati con l’amara sorpresa.

Il raid sarebbe stato ripreso da una dashcam installata su una delle vetture colpite. Il filmato è già nelle mani dei carabinieri, intervenuti con diverse pattuglie sul posto e che ora stanno cercando di risalire al responsabile. I militari hanno invitato le vittime a sporgere denuncia.

Ma la pazienza è finita da tempo. A dirlo sono i residenti, ma anche i consiglieri di zona. «Gli unici a rimetterci sono sempre i cittadini onesti e i visitatori, spesso stranieri, che arrivano in città e si fidano a lasciare l’auto in un parcheggio pubblico», sbotta Marino, volto noto in Circoscrizione. «Non è più tollerabile. Ogni due mesi contiamo decine di auto distrutte. Servono misure vere, non comunicati stampa».

Eppure non è il primo episodio. A fine novembre si era registrata un’altra ondata di vandalismi con lo stesso copione. Anche in quel caso, vetri rotti, auto rovistate, danni su danni. E non solo a piazza Sofia: pure il parcheggio di piazza Abba, non lontano da lì, è stato più volte saccheggiato. Il quartiere è stanco. «La zona è allo sbando – denunciano i residenti – nessun presidio, nessun controllo. E intanto i nostri soldi finiscono nelle mani dei carrozzieri».

Il 12 giugno scorso, l’assessore Lomanto aveva convocato un Tavolo per la Sicurezza. Ma, a quanto pare, parole e promesse non hanno fermato le mani di chi nella notte si diverte a devastare. Adesso la speranza è tutta nelle immagini delle telecamere Gtt: se funzionano, potrebbero essere la chiave per dare un volto a chi ha ridotto in macerie quindici automobili.

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