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Cronaca

Disperso da oltre tre settimane nelle Alpi, ancora nessuna traccia dell’alpinista. Allarme in Canavese

I soccorritori hanno allestito un campo base a Valchiusa: droni e pattuglie esplorano la zona dell’ultimo avvistamento, ma finora nessun risultato

Disperso da oltre tre settimane

Disperso da oltre tre settimane tra Scalaro e Valchiusella, ancora nessuna traccia dell’alpinista svizzero. Elisoccorso (Foto di repertorio)

Sono riprese all’alba di oggi, giovedì 17 luglio, le ricerche dell’alpinista svizzero di 64 anni disperso sulle montagne tra Scalaro (Quincinetto) e la Valchiusella, nel Torinese. L’uomo risulta scomparso dal 23 giugno, data in cui ha lasciato il rifugio Alpe Capanne, ultima segnalazione certa prima di sparire nel nulla.

Il gestore del rifugio ha fornito agli investigatori una fotografia scattata quel giorno, in cui il disperso compare accanto ad altri escursionisti. Uno di loro ha riferito di averlo visto incamminarsi verso la Cima Bonze, una vetta che domina la zona e che è ora al centro delle operazioni di perlustrazione.

Le ricerche, condotte dal Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese in collaborazione con il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, si concentrano attualmente proprio in quell’area. Nella giornata di ieri, i soccorritori hanno allestito un campo base a Valchiusa, che funge da punto di coordinamento per squadre a piedi e unità aeree. Nel pomeriggio, sono entrati in azione anche i droni dei vigili del fuoco, ma non è emerso alcun indizio utile16 luglio 2025 - comuni….

Il tempo trascorso dalla scomparsa rende le ricerche estremamente difficili, anche a causa della conformazione impervia del territorio, tra canaloni, creste e fitti boschi d’alta quota. Non si esclude alcuna ipotesi: una caduta, un malore improvviso, o anche un disorientamento che potrebbe averlo spinto su un sentiero secondario o fuori traccia.

Al momento non si segnalano ritrovamenti né elementi concreti che possano ricondurre all’alpinista, e la speranza di trovarlo in vita si affievolisce con il passare delle ore, anche se i soccorritori continuano a esplorare la zona con tenacia.

La famiglia dell’uomo, che ha sporto denuncia dopo il mancato rientro, è stata costantemente aggiornata sull’evoluzione delle ricerche. La rete escursionistica della zona è ampia e variegata, con numerosi sentieri che collegano la Valchiusella al versante di Scalaro, ma anche con tratti poco battuti e difficili da monitorare in modo sistematico.

Intanto, il coordinamento dei soccorsi ribadisce l’importanza delle registrazioni di presenza nei rifugi, dell’utilizzo di dispositivi GPS e dell’applicazione “GeoResQ”, utile per segnalare la propria posizione durante le escursioni in montagna.

Le squadre sono ora impegnate in ricognizioni mirate verso la Cima Bonze e nelle aree limitrofe, nella speranza che qualche traccia, anche minima, possa indirizzare le operazioni verso una conclusione.

Immagine di repertorio

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