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Cronaca

Botte al vigilante, furto e fuga. Settimo Torinese come il far west

Due malviventi aggrediscono una guardia e fuggono con la refurtiva. Fermati poco dopo. È solo l’ultimo episodio di una lunga serie

Rapina a Settimo Cielo

Rapina a Settimo Cielo. Due malviventi aggrediscono un vigilante e scappano con la refurtiva (immagine di repertorio)

Un altro colpo messo a segno. Un’altra serata di tensione. Settimo Torinese torna al centro delle cronache per un nuovo episodio di rapina avvenuto venerdì 27 giugno nel cuore pulsante dello shopping cittadino: il centro commerciale Settimo Cielo.

Secondo quanto ricostruito, due uomini si sono introdotti in un noto punto vendita del centro e, dopo aver sottratto merce per un valore stimato di circa 200 euro, hanno reagito con violenza alle richieste di chiarimento da parte del personale. Prima le urla, poi le mani addosso: l’addetto alla sicurezza è stato aggredito verbalmente e poi fisicamente, mentre i due cercavano una via di fuga. Dopo essersi dileguati nel vicino parco, i ladri sono stati rintracciati e fermatidalle forze dell’ordine. Uno dei due è stato denunciato per rapina, l’altro per concorso in reato.

Ma quello di venerdì non è che l’ultimo episodio di una lunga scia. Da mesi, infatti, i centri commerciali di Settimo Torinese – in particolare Settimo Cielo e il nuovo ToDream – sono diventati un bersaglio privilegiato per bande e ladri solitari. Il bilancio è ormai pesante, e spesso la merce rubata raggiunge valori consistenti.

Basti pensare a quanto accaduto il 6 giugno scorso, quando tre cittadini di nazionalità peruviana sono stati fermati al termine di un’operazione condotta dai Carabinieri. Secondo gli inquirenti, la banda partiva regolarmente da Torino per mettere a segno veri e propri raid mirati. Quel giorno avevano già fatto tappa in diversi punti vendita tra Settimo Cielo, ToDream e altri magazzini, portando via occhiali da sole di lusso – firmati Prada, Gucci e altri marchi noti – per un valore superiore ai 2.000 euro.

E ancora, il 16 maggio, un cittadino marocchino è stato fermato mentre tentava la fuga con 500 euro di abbigliamento appena sottratto. Nascosto nello zaino anche un coltello a serramanico e decine di placche antitaccheggio divelte, segno che il blitz era stato pianificato nei dettagli.

Ma non finisce qui. Gli episodi simili, secondo le forze dell’ordine, si contano a decine negli ultimi mesi: a volte si tratta di piccoli furti da poche centinaia di euro, altre volte di veri e propri colpi organizzati con refurtiva da migliaia di euro.

In questo contesto, il lavoro dei Carabinieri – spesso presenti con pattuglie fisse nei pressi dei centri commerciali – si è rivelato cruciale. In molti casi, infatti, gli autori sono stati individuati, fermati e denunciati nel giro di poche ore, con la refurtiva restituita ai negozianti. Un sollievo, almeno parziale, per i tanti commercianti che ogni giorno convivono con la paura di subire furti, e per i clienti che affollano i parcheggi e i corridoi dei maxi store della zona.

Resta però la preoccupazione crescente per un fenomeno che, pur non essendo nuovo, sembra essersi intensificato con una frequenza allarmante. E il rischio è che, con l’arrivo dell’estate e l’aumento dell’afflusso nei centri commerciali, episodi simili possano moltiplicarsi, trasformando le giornate di shopping in potenziali scenari di insicurezza urbana.

Settimo Cielo

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