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Cronaca

Si getta nel fiume per scappare dai Carabinieri. In carcere un 54enne noto per aggressioni e molestie

A Porta Susa ha gettato un estintore tra la folla, a Settimo ha spaccato la vetrina della Pro Loco e aggredito un vigile. Ricoverato in ospedale, ha rubato il telefono a un’infermiera. A Chivasso si è buttato nell’Orco.

Spacca la vetrina, picchia un vigile e si getta nel fiume per scappare. Carabinieri

Spacca la vetrina, picchia un vigile e si getta nel fiume per scappare. In carcere il 54enne attivo tra Settimo, Chivasso e Torino (foto di repertorio)

Una "storia di ordinaria follia", con una lunga serie di reati commessi sia a Torino che in provincia, si è interrotta con una scena da film. È stato arrestato e condotto in carcere negli scorsi giorni Raffello Mastrangelo, il settimese classe 1971 che già da diverso tempo si era reso autore di molestie, violenze e furti tra Settimo Torinese, Chivasso e Torino.

Il soggetto – fanno sapere i Carabinieri – era lo stesso che nella notte tra il 17 e il 18 maggio scorsi aveva danneggiato la vetrina dei locali della Pro Loco di Settimo, ed è stato poi denunciato per danneggiamento aggravato.

Era inoltre lo stesso cittadino che a inizio giugno aveva aggredito un agente della Polizia Locale di Settimo Torinese, sferrandogli un pugno mentre era in evidente stato d’ubriachezza.

In seguito a un primo arresto nelle scorse settimane, la Procura d’Ivrea aveva stabilito per l’uomo l’obbligo di firma presso la PG, la sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri. Mastrangelo, però, non si è mai presentato davanti ai militari settimesi, eludendo l’obbligo di firma e continuando a commettere reati sia in periferia che nel capoluogo.

Mentre era a piede libero, ha gettato un estintore in una delle sale d’aspetto di Torino Porta Susa, seminando il panico. Dopo aver poi disturbato alcuni passanti a Chivasso, è stato trasportato all’Ospedale Civico, viste ormai le sue evidenti condizioni d’infermità mentale. Ma proprio in ospedale si è reso responsabile di un nuovo reato, rubando un cellulare a un’infermiera e dandosi alla fuga dalla struttura sanitaria dopo sole due ore di permanenza.

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Torino Porta Susa

L’uomo, che si spostava in treno da una città all’altra, è stato fermato alla stazione di Settimo con il telefono rubato all’infermiera, e denunciato per furto aggravato. In seguito a questo e ad altri episodi, come minacce alla Polizia Locale, i Carabinieri hanno chiesto alla Procura un aggravamento: non un semplice obbligo di firma, ma la custodia cautelare in carcere.

«Il giorno dell’arresto, il soggetto si è reso irreperibile – fanno sapere i militari –. Era andato a Chivasso, e continuava a molestare delle persone. Venerdì scorso, una volta riconosciute le pattuglie dei Carabinieri, per sfuggire si è gettato nel fiume Orco. In seguito a una breve trattativa, l’abbiamo portato via».

Dopo aver inoltre sottratto l’automobile alla madre nei giorni precedenti, guidando anche senza patente, e aver urinato numerose volte contro le vetrine dei negozi in via Italia a Settimo, l’uomo è stato così arrestato ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere.

«Attualmente stiamo anche lavorando con SERD (Servizio per le Dipendenze Patologiche, ndr) e il servizio di salute mentale, in modo che si prendano cura di lui una volta uscito dal carcere», concludono i Carabinieri.

Mastrangelo dovrà ora rispondere di numerosi reati, ma forse potrebbe essere dichiarata per lui l'incapacità d’intendere e di volere – attenuante che potrebbe essere valutata solo in sede processuale e peritale.

Per ora, i cittadini di Torino, Settimo e Chivasso potranno quindi sentirsi un po’ più al sicuro, con un soggetto che si è reso responsabile di violenze, furti e molestie allontanato dal resto degli abitanti, condotto in una casa circondariale in attesa di giudizio.

L'ospedale di Chivasso

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