AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
29 Giugno 2025 - 21:46
Spacca la vetrina, picchia un vigile e si getta nel fiume per scappare. In carcere il 54enne attivo tra Settimo, Chivasso e Torino (foto di repertorio)
Una "storia di ordinaria follia", con una lunga serie di reati commessi sia a Torino che in provincia, si è interrotta con una scena da film. È stato arrestato e condotto in carcere negli scorsi giorni Raffello Mastrangelo, il settimese classe 1971 che già da diverso tempo si era reso autore di molestie, violenze e furti tra Settimo Torinese, Chivasso e Torino.
Il soggetto – fanno sapere i Carabinieri – era lo stesso che nella notte tra il 17 e il 18 maggio scorsi aveva danneggiato la vetrina dei locali della Pro Loco di Settimo, ed è stato poi denunciato per danneggiamento aggravato.
Era inoltre lo stesso cittadino che a inizio giugno aveva aggredito un agente della Polizia Locale di Settimo Torinese, sferrandogli un pugno mentre era in evidente stato d’ubriachezza.
In seguito a un primo arresto nelle scorse settimane, la Procura d’Ivrea aveva stabilito per l’uomo l’obbligo di firma presso la PG, la sezione di polizia giudiziaria dei Carabinieri. Mastrangelo, però, non si è mai presentato davanti ai militari settimesi, eludendo l’obbligo di firma e continuando a commettere reati sia in periferia che nel capoluogo.
Mentre era a piede libero, ha gettato un estintore in una delle sale d’aspetto di Torino Porta Susa, seminando il panico. Dopo aver poi disturbato alcuni passanti a Chivasso, è stato trasportato all’Ospedale Civico, viste ormai le sue evidenti condizioni d’infermità mentale. Ma proprio in ospedale si è reso responsabile di un nuovo reato, rubando un cellulare a un’infermiera e dandosi alla fuga dalla struttura sanitaria dopo sole due ore di permanenza.
Torino Porta Susa
L’uomo, che si spostava in treno da una città all’altra, è stato fermato alla stazione di Settimo con il telefono rubato all’infermiera, e denunciato per furto aggravato. In seguito a questo e ad altri episodi, come minacce alla Polizia Locale, i Carabinieri hanno chiesto alla Procura un aggravamento: non un semplice obbligo di firma, ma la custodia cautelare in carcere.
«Il giorno dell’arresto, il soggetto si è reso irreperibile – fanno sapere i militari –. Era andato a Chivasso, e continuava a molestare delle persone. Venerdì scorso, una volta riconosciute le pattuglie dei Carabinieri, per sfuggire si è gettato nel fiume Orco. In seguito a una breve trattativa, l’abbiamo portato via».
Dopo aver inoltre sottratto l’automobile alla madre nei giorni precedenti, guidando anche senza patente, e aver urinato numerose volte contro le vetrine dei negozi in via Italia a Settimo, l’uomo è stato così arrestato ed è stata disposta la custodia cautelare in carcere.
«Attualmente stiamo anche lavorando con SERD (Servizio per le Dipendenze Patologiche, ndr) e il servizio di salute mentale, in modo che si prendano cura di lui una volta uscito dal carcere», concludono i Carabinieri.
Mastrangelo dovrà ora rispondere di numerosi reati, ma forse potrebbe essere dichiarata per lui l'incapacità d’intendere e di volere – attenuante che potrebbe essere valutata solo in sede processuale e peritale.
Per ora, i cittadini di Torino, Settimo e Chivasso potranno quindi sentirsi un po’ più al sicuro, con un soggetto che si è reso responsabile di violenze, furti e molestie allontanato dal resto degli abitanti, condotto in una casa circondariale in attesa di giudizio.
L'ospedale di Chivasso
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.