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Cronaca
28 Giugno 2025 - 12:55
Una pioggia di bottiglie nella notte, urla, vetri rotti e un ferito lasciato a terra. È lo scenario che si sono trovati di fronte i primi soccorritori intervenuti in via Nizza, angolo via Berthollet, nel pieno centro di Torino, poco dopo la mezzanotte. Un’area frequentata, a pochi passi dalla stazione di Porta Nuova, si è trasformata in un campo di battaglia tra due gruppi rivali.
Secondo le prime testimonianze raccolte dalla Polizia, alcuni dei partecipanti sono arrivati con sacchi pieni di bottiglie, preparati evidentemente per lo scontro. Altri, più improvvisati ma non meno violenti, avrebbero raccolto bottiglie di vetro dai cestini dell’immondizia, trasformandole in proiettili da lanciare contro gli avversari. Una scena feroce e fulminea, consumata nel giro di pochi minuti ma con una violenza impressionante.
Quando le volanti della Polizia di Stato sono arrivate sul posto, il caos era già terminato: i contendenti si erano dispersi, dileguandosi tra le strade limitrofe. Tutti tranne uno. A terra, ferito, è rimasto un ragazzo straniero, soccorso poco dopo in piazza Carlo Felice da un’ambulanza del 118 e portato in ospedale. Fortunatamente non è in pericolo di vita, ma le sue condizioni hanno richiesto cure mediche immediate.
Le cause della lite restano da chiarire. Nessun testimone, finora, ha fornito dettagli determinanti sulle ragioni del confronto. Ma gli investigatori della Questura stanno battendo più piste. Non si esclude un regolamento di conti tra bande giovanili, né una lite degenerata per futili motivi. Di certo, secondo le ricostruzioni iniziali, almeno dieci persone sarebbero state coinvolte.
La zona, già segnalata in passato per episodi di degrado e microcriminalità nelle ore serali, torna sotto i riflettori con un episodio che alza il livello di allarme. Non si tratta infatti di una semplice rissa, ma di uno scontro premeditato, con armi improprie e dinamiche da guerra urbana.
La Polizia ha avviato le indagini. Oltre ai rilievi effettuati sul posto, si stanno visionando le immagini delle telecamere di videosorveglianza del quartiere per identificare i partecipanti e ricostruire con esattezza ogni movimento. Si cerca anche di capire se ci siano collegamenti con altri episodi simili avvenuti nelle ultime settimane nella stessa area.
Nel frattempo, il luogo della rissa è tornato alla sua apparente normalità. Ma i segni rimasti sull’asfalto, le bottiglie rotte e il sangue rivelano quanto basta poco per trasformare un incrocio cittadino in un’arena pericolosa, dove la violenza può esplodere in un attimo e lasciare ferite che non sempre si rimarginano.
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