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Cronaca

Cocaina nascosta nei jersey stradali! Giovane arrestato a Torino dopo segnalazioni su YouPol

Collaborazione digitale e prontezza investigativa: così la Polizia di Stato smantella un nuovo punto di spaccio a Torino

Cocaina nascosta nei jersey

Cocaina nascosta nei jersey stradali! Giovane arrestato a Torino dopo segnalazioni su YouPol

La segnalazione è arrivata in forma anonima, tramite YouPol, l’applicazione della Polizia di Stato pensata per coinvolgere i cittadini nella lotta al degrado e allo spaccio. Ed è proprio grazie a questo strumento che, nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato San Donato di Torino hanno potuto stringere il cerchio attorno a un giovane, arrestato con l’accusa di detenzione di droga a fini di spaccio e false dichiarazioni sull’identità personale.

L’operazione è scattata dopo una serie di segnalazioni circostanziate, che indicavano un’attività di spaccio nel quadrante compreso tra corso Gamba, corso Rosai, via Costaguta e via Crosato, una zona dove da tempo si registrano movimenti sospetti, incontri fugaci e passaggi ripetuti a bordo di bici e monopattini. Ed è proprio su un monopattino che i poliziotti hanno notato un ragazzo, proveniente da corso Principe Oddone, che con atteggiamento guardingo si fermava accanto a un new jersey in cemento.

La scena ha attirato immediatamente l’attenzione degli agenti: dopo essersi guardato intorno, il giovane ha occultato un sacchetto all’interno di una fessura del blocco stradale, per poi ripartire. A quel punto è scattato il controllo. Gli agenti hanno recuperato il sacchetto, al cui interno hanno rinvenuto 25 frammenti e 2 involucri contenenti cocaina, confezionati in modo compatibile con la distribuzione al dettaglio.

Il ragazzo, identificato come cittadino senegalese, ha cercato di depistare gli agenti dichiarando di essere minorenne. Una bugia che avrebbe potuto alleggerirgli la posizione, ma che è stata prontamente smentita da accertamenti incrociati effettuati negli uffici di polizia. Il giovane è infatti risultato maggiorenne e quindi pienamente imputabile per i reati contestati. Oltre alla droga, gli sono stati sequestrati tre smartphone, ritenuti strumenti usati per gestire i contatti con gli acquirenti.

L’arresto è stato convalidato dall’autorità giudiziaria, ma il procedimento penale è tuttora nella fase delle indagini preliminari. Come previsto dall’ordinamento, vale la presunzione di innocenza fino all’eventuale sentenza definitiva. Tuttavia, il quadro indiziario raccolto appare consistente, e l’episodio conferma un trend ormai noto a chi opera sul territorio: la rete dello spaccio si muove con rapidità, sfruttando la mobilità leggera e i vuoti urbani per disseminare punti di occultamento e microdepositi.

Non è la prima volta che la zona tra corso Gamba e corso Rosai finisce sotto i riflettori per episodi legati allo spaccio al dettaglio. Negli ultimi mesi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli in queste aree, ma l’efficacia dell’intervento passa anche dalla collaborazione attiva dei residenti. Strumenti come YouPol si stanno rivelando preziosi proprio per questo: permettono segnalazioni anonime, geolocalizzate e rapide, capaci di indirizzare le pattuglie su comportamenti sospetti con maggiore precisione.

Nel frattempo, l’attenzione resta alta: dietro a un gesto apparentemente banale – un sacchetto infilato in una fessura di cemento – può nascondersi una rete ben più articolata di traffici illeciti. Il contrasto allo spaccio urbano richiede costanza, prontezza e strumenti flessibili, ma anche una comunità che sappia non voltarsi dall’altra parte.

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