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25 Giugno 2025 - 12:12
Tartarughe rare sequestrate: blitz dei carabinieri in casa a Alice Castello (foto archivio)
Una casa tranquilla in una via residenziale di Alice Castello, nel Vercellese, si è trasformata nell’insolito scenario di un’operazione dei carabinieri del nucleo CITES di Torino. Dietro la porta di quella abitazione, apparentemente come tante, si nascondeva un piccolo “zoo” domestico fuori legge: tredici tartarughe di terra appartenenti a specie protette, detenute senza alcuna documentazione. A scoprire l’allevamento illegale sono stati i militari specializzati nella tutela della biodiversità, intervenuti a seguito di una segnalazione anonima.
Undici delle tartarughe sequestrate appartenevano alla specie Testudo hermanni, meglio nota come tartaruga di Hermann, una delle più comuni in Italia ma pur sempre tutelata. Le altre due erano esemplari di Testudo graeca, la tartaruga greca, originaria del bacino mediterraneo. Entrambe le specie sono protette dalla Convenzione di Washington (CITES), il trattato internazionale che regolamenta il commercio di animali e piante in pericolo di estinzione.
Il proprietario, un uomo residente ad Alice Castello, non ha saputo esibire alcun documento che attestasse l’origine lecita degli animali. Per lui è scattata una denuncia penale per detenzione illecita di fauna protetta. Le tartarughe sono state immediatamente sottoposte a sequestro e affidate a un centro specializzato, in attesa di nuove disposizioni dell’autorità giudiziaria.

L’operazione, come spiegano i carabinieri forestali, rientra in un più ampio programma di monitoraggio e repressione del traffico illecito di specie protette, che oggi avviene anche attraverso canali digitali: il web e i social network sono diventati terreno fertile per lo scambio clandestino di animali esotici, a volte persino rari, venduti senza il rispetto di alcuna normativa.
In Italia la detenzione illegale di animali tutelati dalla CITES prevede sanzioni severissime: si va da un minimo di 15.000 euro fino a un massimo di 150.000 euro, oltre alle eventuali pene accessorie in sede penale. E non si tratta di casi isolati: solo nel 2023, i controlli delle forze dell’ordine italiane hanno portato a oltre 600 sequestri tra rettili, volatili, mammiferi e prodotti derivati, come gusci, pelli e corni.
La tartaruga di Hermann, in particolare, è molto diffusa in natura ma fortemente minacciata dalla perdita dell’habitat e dal prelievo illegale per scopi amatoriali. Molti privati le acquistano o le raccolgono in natura convinti che non sia necessaria alcuna autorizzazione. In realtà, anche per un semplice esemplare allevato in giardino, occorre registrazione CITES, microchip e documentazione che ne attesti la provenienza legale.
L’intervento dei carabinieri nel Vercellese si inserisce in un contesto più ampio: quello della lotta alla criminalità ambientale, che negli ultimi anni ha assunto un peso crescente nell’agenda delle forze dell’ordine. Il traffico di animali esotici e protetti è un mercato florido e redditizio, secondo solo a quello della droga, con implicazioni che vanno dalla salute pubblica alla conservazione della biodiversità.
Anche il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri sottolinea quanto sia importante denunciare casi sospetti e non acquistare mai animali o piante rari al di fuori dei canali ufficiali. Gli allevatori devono essere in possesso di autorizzazioni e registri; chi compra deve poter verificare l’origine degli esemplari, pena il coinvolgimento involontario in un reato.
Nel caso di Alice Castello, resta da chiarire se le tartarughe siano state acquistate illegalmente, raccolte in natura o riprodotte in cattività senza autorizzazione. Gli inquirenti stanno approfondendo anche eventuali legami con circuiti di vendita online.
Intanto, gli esemplari sequestrati sono in buone condizioni di salute e saranno sottoposti a visite veterinarie, per poi essere trasferiti in centri di recupero fauna idonei o, se possibile, reintrodotti in natura.
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