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Cronaca

Maxi rissa in centro: nove giovani denunciati e colpiti dal Daspo Willy per un anno

Divieto di accesso e stazionamento nei pressi dei locali pubblici dalle 17 alle 7. I carabinieri identificano i responsabili del pestaggio di febbraio e rafforzano i controlli nei weekend

Maxi rissa in centro

Maxi rissa in centro: nove giovani denunciati e colpiti dal Daspo Willy per un anno

Un litigio esploso in una sera d’inverno, nel cuore del centro storico di Novi Ligure, si è trasformato in un vero e proprio pestaggio di gruppo. Un episodio che ha lasciato il segno, non solo per la gravità della violenza, ma per la risposta ferma delle forze dell’ordine, che a distanza di mesi sono riuscite a ricostruire l’accaduto e risalire ai responsabili. Nove ragazzi, tutti tra i 17 e i 26 anni, sono stati denunciati per rissa e lesioni pluriaggravate. E tutti e nove sono stati colpiti da un Daspo Willy, il provvedimento introdotto nel 2020 dopo la morte di Willy Monteiro Duarte, il ventunenne ucciso a calci e pugni fuori da un locale a Colleferro.

Per i nove giovani novesi scatterà un anno di divieto di accesso e stazionamento nei pressi di bar, pub, locali e spazi pubblici, dalle 17 alle 7 del mattino. Una limitazione pesante, che li terrà lontani dai luoghi della movida serale e notturna per dodici mesi consecutivi. L’obiettivo dichiarato è chiaro: impedire la recidiva, scoraggiare nuovi comportamenti aggressivi e garantire maggiore tranquillità ai cittadini. Perché l’episodio di febbraio non è stato un caso isolato, ma l’ennesimo segnale d’allarme su una tensione crescente tra gruppi giovanili che si ritrovano la sera in centro.

La rissa, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, era scoppiata per futili motivi, come spesso accade in questo genere di episodi. Ma è degenerata in una violenza collettiva che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e ha causato il ferimento di alcuni partecipanti. Le indagini si sono concentrate su testimoni, immagini di videosorveglianza, incrocio di testimonianze e verifiche incrociate, fino a identificare i nove coinvolti principali. La loro posizione, dal punto di vista penale, è ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, ma intanto sono già stati raggiunti da un provvedimento di prevenzione personale, che ha valore immediato e applicazione concreta sul territorio.

Intervento dei Carabinieri

Il Daspo Willy, pur ispirandosi a quello applicato ai tifosi violenti negli stadi, ha una portata più ampia: si applica infatti a chiunque compia atti violenti nei pressi di esercizi pubblici, luoghi di svago o divertimento. Serve a contenere il rischio sociale, prevenire la reiterazione dei reati, ma anche a tutelare l’intera comunità, evitando che chi ha già dimostrato pericolosità possa continuare a frequentare liberamente gli stessi spazi.

Intanto, a Novi, i carabinieri hanno intensificato i controlli serali e notturni, soprattutto nei fine settimana, in coordinamento con la polizia locale e con l’amministrazione comunale. L’obiettivo è duplice: prevenire altri episodi violenti e rassicurare la popolazione, in un momento in cui la percezione di insicurezza rischia di compromettere la vivibilità del centro storico. Proprio le aree centrali della città, tra Piazza Dellepiane e via Girardengo, sono da tempo teatro di assembramenti, bivacchi, piccoli spacci e risse improvvise.

Il provvedimento contro i nove ragazzi non è soltanto una sanzione: è un segnale forte, simbolico, ma anche pratico, che dice chiaramente che Novi non vuole diventare una zona franca per chi cerca lo scontro. “Serve educazione, ma anche fermezza”, dicono in città. Le indagini non sono ancora chiuse del tutto, e altri nomi potrebbero emergere nelle prossime settimane, ma intanto l’amministrazione spera che la stretta serva a ripristinare un minimo di ordine e a far riflettere anche gli altri giovani che frequentano la zona.

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