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Cronaca

Travolta sulle strisce a Torino, paura per una donna che finisce in ospedale

L’incidente è avvenuto martedì mattina all’incrocio con via Servais. La vittima, portata in codice giallo al Maria Vittoria, è sotto osservazione. La comunità chiede più sicurezza e rispetto per i pedoni

Tragedia sfiorata a Torino

Travolta sulle strisce a Torino, paura per una donna che finisce in ospedale

Una mattinata come tante, in una delle arterie più trafficate di Torino, si è trasformata in un incubo nel giro di pochi secondi. Erano circa le 9:30 di martedì 3 giugno 2025 quando una donna è stata investita da un’auto mentre attraversava regolarmente sulle strisce pedonali, all’incrocio tra via Pietro Cossa e via Servais, nel quadrante nord-occidentale della città. Una zona densa di attività, mezzi in transito, autobus, attraversamenti, incroci. Eppure, ancora una volta, le strisce pedonali non hanno garantito la sicurezza.

La dinamica dell’incidente è in fase di ricostruzione da parte della polizia locale, ma alcuni punti sono già chiari. La donna – le cui generalità non sono state diffuse – stava attraversando la strada sulle strisce, quando una Opel l’ha centrata in pieno, scaraventandola sull’asfalto. Il conducente si è subito fermato, collaborando con le forze dell’ordine, ed è stato ascoltato per fornire la propria versione dei fatti. I sanitari del 118 sono intervenuti rapidamente, stabilizzando la vittima e trasportandola in codice giallo all’ospedale Maria Vittoria. Fortunatamente, le sue condizioni non sembrano gravi, ma è tenuta sotto osservazione per sospette contusioni e possibili traumi interni.

La notizia si è diffusa in poche ore, sollevando preoccupazione tra i residenti della zona, che non è nuova a episodi simili. “Attraversare lì è sempre un rischio, anche con il semaforo verde”, racconta una commerciante di via Servais. “Le macchine corrono, e molti non rallentano nemmeno davanti alle strisce”. E proprio su questo aspetto si concentrano ora le indagini della polizia locale, che ha acquisito le immagini delle telecamere presenti sull’incrocio e sta ascoltando le testimonianze dei passanti per verificare se l’automobilista fosse distratto, in eccesso di velocità o magari impegnato al telefono.

Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale a Torino, città in cui, ogni anno, si contano centinaia di incidenti che coinvolgono i pedoni. Le strisce pedonali, che dovrebbero essere un baluardo di sicurezza, sono spesso luoghi di pericolo. Troppe volte, automobilisti e motociclisti non rispettano le precedenze, o si affidano al freno all’ultimo secondo, senza considerare che la posta in gioco è una vita.

L’episodio di via Pietro Cossa è solo l’ultimo di una lunga serie, e avviene in un contesto già segnato da tensioni sul tema. Molti cittadini chiedono da anni l’installazione di dossi rallentatori, semafori intelligenti, attraversamenti pedonali rialzati, soprattutto in zone ad alta densità abitativa. Ma spesso, tra progetti mai realizzati e fondi insufficienti, si rimane fermi alla buona volontà. “Serve una cultura della sicurezza, ma anche infrastrutture adeguate – ha dichiarato un residente – non possiamo continuare ad affidarci alla fortuna”.

Nel frattempo, gli agenti attendono di poter interrogare la donna investita, quando le sue condizioni lo permetteranno. Le sue parole saranno decisive per chiarire se abbia avuto o meno il tempo di rendersi conto dell’auto in arrivo, se l’impatto sia stato improvviso, se il conducente abbia frenato in tempo o meno.

In attesa di nuovi sviluppi, resta la rabbia, la paura e l’amara constatazione che attraversare la strada, in una città moderna, può ancora essere un atto rischioso. Le strisce pedonali non dovrebbero essere un miraggio di civiltà, ma un confine invalicabile per ogni automobilista. Eppure, anche oggi, Torino si risveglia con un’altra persona a terra, un altro numero in una statistica che fa rumore solo il giorno dopo. Poi, di nuovo silenzio.

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