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Cronaca
30 Aprile 2025 - 16:30
Studente aggredisce due professori all’istituto Zerboni di Torino: un docente finisce al pronto soccorso
La scuola come teatro di violenza, non più verbale, ma fisica. È successo a Torino, in una mattinata che doveva essere come tante altre e che invece si è trasformata in un incubo tra i corridoi dell’istituto superiore Romolo Zerboni, in via della Cella, nel quartiere popolare di Madonna di Campagna. Durante l’intervallo, quando le lezioni si sospendono e gli studenti si rilassano, un ragazzo di seconda ha aggredito due insegnanti. Prima un calcio a una professoressa. Poi, uno schiaffo in pieno volto a un altro docente. Un gesto rapido, brutale, documentato dalle telecamere interne della scuola.
L’insegnante colpito al volto ha dovuto ricorrere alle cure mediche ed è stato medicato al pronto soccorso. Ha presentato denuncia alla Polizia di Stato, facendo partire così l’iter giudiziario che ora dovrà stabilire come procedere nei confronti dello studente. Le autorità scolastiche, al momento, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma l’episodio ha scosso profondamente l’ambiente educativo e acceso un faro su una situazione sempre più difficile da gestire.
Non è un caso isolato. L’aggressione di Torino è solo l’ennesimo campanello d’allarme in un panorama scolastico nazionale sempre più teso, in cui il rispetto per i docenti vacilla e la violenza si insinua tra i banchi. Se un calcio e uno schiaffo possono consumarsi in pieno giorno, sotto le telecamere, davanti a centinaia di studenti, vuol dire che qualcosa si è rotto. E non solo nell’alunno protagonista del gesto.
Aggressione a Torino
Il Romolo Zerboni, istituto tecnico e professionale che da anni accoglie studenti da tutto l’hinterland torinese, si ritrova ora al centro di un caso delicato, che impone riflessioni profonde. Come si arriva a un'aggressione simile? Quali strumenti hanno oggi le scuole per prevenire e contenere simili esplosioni? Qual è il confine tra disagio adolescenziale e reato?
Intanto, la comunità scolastica è sotto shock. Molti colleghi dei due docenti chiedono maggiore tutela, più strumenti di gestione delle classi e un segnale forte dalle istituzioni. Famiglie e sindacati si mobilitano, mentre la dirigenza prepara la relazione da inviare al Ministero. Ma il dato resta: in una scuola superiore torinese, due professori sono stati colpiti fisicamente da un loro studente. E uno di loro ha dovuto farsi medicare in ospedale.
Non è solo una notizia di cronaca. È un sintomo. E forse anche un grido, che chiede ascolto.
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