AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
30 Aprile 2025 - 14:23
Arresto (foto di repertorio)
È stato massacrato di botte e coltellate nella sua abitazione, si è trascinato per centinaia di metri fino a un bar in via Mazzini per chiedere aiuto, poi è crollato al suolo, privo di sensi. Ora la Polizia ha identificato i tre uomini ritenuti responsabili del tentato omicidio avvenuto il 22 marzo scorso ad Alessandria ai danni di un uomo di 35 anni, ucraino, residente in città. Le indagini hanno confermato sin da subito la matrice punitiva dell’aggressione, scatenata da un precedente litigio avvenuto nella notte.
Quel pomeriggio, gli agenti erano intervenuti per la segnalazione di un uomo con plurime ferite da arma bianca. Le condizioni del trentacinquenne erano gravissime. Era stato aggredito nella sua abitazione da tre persone, che avevano sfondato la porta, lo avevano colpito con bastoni e coltelli, e poi si erano dati alla fuga. Sul pavimento, i poliziotti avevano trovato due proiettili a salve, elementi che fin da subito hanno indirizzato l’indagine verso un regolamento di conti. Dopo il pestaggio, l’uomo aveva trovato la forza di trascinarsi fuori da casa, percorrere un lungo tratto di strada e raggiungere il bar di via Mazzini, dove si era accasciato. È stato ricoverato in condizioni critiche.
Due dei tre aggressori sono stati fermati sulla A32 Torino-Bardonecchia, a pochi chilometri dal confine francese, mentre tentavano di fuggire dal Paese. Il terzo complice è stato rintracciato successivamente fuori dal Piemonte. Tutti gli indagati sono stranieri, già noti alle forze dell’ordine, e due di loro avevano avuto un litigio con la vittima la notte precedente. Nella rete degli inquirenti è finita anche una pistola a salve, sequestrata durante le perquisizioni.
Il lavoro investigativo ha ricostruito con chiarezza lo scenario: un attacco premeditato, mirato a punire con violenza estrema. Nessun dubbio sul fatto che la casa del 35enne fosse stata il teatro di una spedizione punitiva: i segni di lotta, la porta sfondata, le armi trovate sul posto e la fuga organizzata degli aggressori lo confermano in modo inequivocabile.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.