AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
17 Aprile 2025 - 16:13
È bastata una notte, o forse anche meno, perché il Trincavena si trasformasse in un fiume di fango. Ha rotto gli argini, ha invaso cantine, garage, negozi. Ha costretto le famiglie a correre ai ripari, letteralmente. E oggi Cavagnolo si risveglia come dentro un bollettino di guerra, travolta da un’alluvione tanto annunciata quanto difficile da fermare.
Le immagini sono impressionanti e rimandano al dramma vissuto in Emilia Romagna nel maggio 2023.
È qui, in questo lembo di collina chivassese, che il maltempo ha mostrato uno dei suoi volti più violenti. Il Rio Trincavena non è nuovo a episodi di piena. Ma questa volta la sua furia ha superato ogni previsione. Il letto del torrente si è riempito a dismisura già dalla tarda serata di ieri, mercoledì 16 aprile. E quando le piogge hanno preso a battere incessanti, come tamburi sulla lamiera, il livello dell’acqua ha superato ogni soglia di sicurezza.
Nell'emergenza sono state allontanate dalle loro case 21 persone, momentaneamente ospitate nel salone polivalente del paese dove rischiano di passare la notte.
Visualizza questo post su Instagram
Nel cuore dell’emergenza, il sindaco Andrea Gavazza ha lanciato un appello chiaro e accorato alla cittadinanza. «La rete idraulica è in saturazione – ha dichiarato – e siamo in pieno evento alluvionale. Si raccomanda a tutti i cittadini di NON uscire di casa e di mettersi alla guida solo se strettamente necessario». Un messaggio rilanciato attraverso i canali ufficiali del Comune e le reti locali, mentre le forze dell’ordine e i volontari continuano a presidiare le zone più critiche. Le piogge incessanti, unite all’instabilità dei versanti e al rischio di ulteriori esondazioni, rendono ogni spostamento un pericolo concreto. In un momento in cui ogni minuto può fare la differenza, l’invito alla prudenza è più che mai un salvavita.
A essere colpita è stata in primis la località Ghiaro, nella parte bassa del paese, ma i disagi si sono estesi lungo tutto l’asse di via Martiri della Libertà, la strada provinciale 107, che collega Cavagnolo a Brusasco. La strada è stata chiusa al traffico a scopo precauzionale e successivamente per inagibilità: l’acqua l’ha letteralmente trasformata in un canale.
I residenti raccontano di garage allagati fino al cofano delle auto, di locali commerciali devastati dalla piena. I volontari della Protezione Civile e i tecnici del Comune sono intervenuti nella notte, cercando di arginare la piena con sacchi di sabbia, ma il livello dell’acqua ha continuato a salire. L’aria era carica di un odore acre di gas e fango.
Tra le criticità segnalate anche una fuga di gas, individuata nelle prime ore della mattinata lungo la stessa via Martiri della Libertà. L’allagamento ha infatti interessato una centralina interrata, sollevando il timore di una possibile esplosione in caso di sfiati incontrollati. I tecnici della ditta incaricata della rete sono intervenuti d’urgenza, isolando il tratto e interrompendo in via precauzionale l'erogazione in alcune aree del paese.
L'intervento dei vigili del fuoco oggi
Il Trincavena – che nasce a monte di Cavagnolo, nei pressi della frazione Tetti – è un corso d’acqua che ha spesso preoccupato gli amministratori locali. Già nel 2021 il Giornale La Voce aveva documentato criticità legate alla sua manutenzione, in particolare per i tratti tombinati nel centro abitato, che rischiano di intasarsi rapidamente in caso di piena. Segnalazioni, esposti e richieste di intervento si sono susseguiti negli anni, spesso senza risposta strutturale. Oggi, quella fragilità si è trasformata in un’emergenza.
Chi ha vissuto l’alluvione del 2000 dice che l’atmosfera è simile: quel senso di impotenza, di minaccia invisibile che arriva con la pioggia battente. Eppure questa volta c’è qualcosa di diverso. La quantità d’acqua caduta in meno di 24 ore è superiore ai 120 millimetri, secondo i rilevamenti ARPA. Una cifra che riporta Cavagnolo dentro i numeri dell’ondata di maltempo più intensa degli ultimi dieci anni.
Nel paese restano diverse strade chiuse, alcune frazioni isolate, e decine di cittadini in attesa che l’acqua si ritiri. Anche le scuole hanno sospeso le attività in via precauzionale.
Il Trincavena è solo un frammento. Ma dentro questo episodio c’è tutta la fragilità del Piemonte di fronte ai fenomeni estremi. Corsi d’acqua secondari trasformati in trappole, infrastrutture insufficienti, territori che cedono, letteralmente, sotto la pressione climatica. E previsioni che si fanno realtà con puntualità disarmante.
Se Cavagnolo fa i conti con l’acqua che sale, Brusasco fa i conti con l’acqua che invade. Il paese, a valle del Trincavena, ha subito danni ingenti e diffusi: da via Mogol a via Trincavena, da via Piave alle vie Cadacorte, Sismondo e Ghiaro, numerose abitazioni sono state colpite da allagamenti severi, con interi piani interrati sommersi, elettrodomestici distrutti, mobilio danneggiato. «A memoria d’uomo nessuno ricorda una piena di pari entità rispetto a quella odierna del Trincavena», ha dichiarato il sindaco Giulio Bosso, raggiunto mentre coordinava le squadre di intervento.
Con la Protezione Civile e i vigili del fuoco, il Comune sta lavorando senza sosta per raggiungere tutte le abitazioni e contattare le famiglie isolate, molte delle quali bloccate all’interno delle proprie case per via delle strade allagate o compromesse. «Cerchiamo di essere vicini a tutti, ma vi chiediamo di rimanere nelle vostre abitazioni per la vostra sicurezza – ha aggiunto il primo cittadino –. L’emergenza non è ancora finita».
Chiuse per frane via Garibaldi e strada Casetta Alta, mentre le vie interne più colpite restano difficilmente percorribili anche dai mezzi di soccorso. In paese si respira un misto di sconcerto e solidarietà, con i cittadini impegnati a spalare fango e salvare il salvabile, mentre il Rio Trincavena – lo stesso torrente che per decenni ha attraversato silenzioso il territorio – oggi detta legge con una forza che nessuno, qui, dimenticherà tanto presto.
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.