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Cronaca

Frejus, tir contro una parete: tunnel chiuso per ore, caos in autostrada

Autista di tir perde il controllo in galleria: traffico in tilt per ore, tir fermi e consegne saltate. Serve un piano per l’emergenza

Traforo del Frejus

Traforo del Frejus bloccato, malore al volante scatena il caos

Mattinata da incubo per chi viaggiava tra Italia e Francia: il traforo del Frejus è rimasto chiuso in entrambe le direzioni a partire dalle 5:50 di venerdì 11 aprile, a causa di un incidente che ha coinvolto un tir refrigerato da 44 tonnellate. Il mezzo, forse a causa di un malore improvviso dell’autista, è andato a sbattere contro una parete della galleria. A bordo c’erano due persone, rimaste ferite in modo lieve. I sanitari del 118 sono intervenuti sul posto, mentre oltre venti vigili del fuoco si sono occupati delle complesse operazioni di rimozione del camion.

L’incidente ha avuto ripercussioni immediate sulla viabilità internazionale. I veicoli leggeri sono stati deviati sull’A43 francese all’uscita di St Michel-de-Maurienne, mentre i mezzi pesanti sono rimasti bloccati nell’area di servizio Rieu-Sec in Francia e alla barriera di Salbertrand e all’autoporto di Susa sul versante italiano. La riapertura parziale è avvenuta solo alle 8:20 per le auto, e alle 9:00 per entrambe le direzioni, ma con evidenti ritardi e disagi per tutti.

Code, rabbia e tensione tra gli autotrasportatori: molti di loro sono rimasti fermi per ore, senza sapere quando sarebbero potuti ripartire. Un blocco che ha congelato la logistica del corridoio alpino per tutta la mattina, provocando ritardi a catena su consegne e trasporti.

Questo ennesimo incidente riporta l’attenzione sulla fragilità della viabilità alpina: un unico evento è in grado di bloccare un’intera arteria commerciale, con gravi conseguenze economiche e operative. Il traforo del Frejus è una struttura strategica, ma non può reggere da solo il peso del traffico pesante in mancanza di alternative rapide ed efficienti.

Serve un piano di emergenza più efficace, una gestione del traffico intelligente, e soprattutto investimenti concreti. Perché la montagna, quando si ferma, fa rumore. E oggi quel rumore era quello delle sirene, delle frenate, delle attese e di una logistica andata in tilt.

Traforo del Frejus

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