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Cronaca
10 Aprile 2025 - 22:53
Atti vandalici a Verolengo non si fermano
Dopo il caso della scorsa settimana, con una baby gang di 14, 15enni sorpresa dalla Polizia Municipale agli ordini del comandante Franco Lomater a devastare il magazzino comunale di via Trento, gli atti vandalici a Verolengo non si fermano.
Nonostante gli avvisi, le denunce e le lamentele dei cittadini, altri inquietanti episodi fanno tenere alta l'attenzione alle forze dell'ordine locali e all'amministrazione comunale. Il primo.
Al centro delle cronache oggi ci finiscono i campi da gioco di Via Giuseppe Di Vittorio 1:alle consuete problematiche di degrado e disturbo si sono aggiunti nuovi episodi di vandalismo, con i cestini dell’immondizia che sono stati distrutti.
Di fronte a questa escalation, l’amministrazione comunale ha deciso di adottare una misura drastica: i campi da gioco resteranno chiusi fino a data da destinarsi: "La pazienza ha un limite – fanno sapere dal Comune – e non ci sembra corretto nei confronti di chi quotidianamente deve ripulire e rimediare ai danni. Ci spiace solo che, per colpa di pochi ragazzini maleducati, debbano rimetterci tutti. Ma per ora non c’è alternativa."
Ma c'è di più. E qui arriva il secondo, gravissimo, episodio. Qualche giorno fa alcuni minorenni, dopo aver rubato un carrello del supermercato Borello, hanno girato per il paese sbattendolo contro le auto in sosta e causando danni alle automobili. Ne dà notizia, con un post su facebook, l'amministrazione comunale nel gruppo "Comune di Verolengo: Segnalazioni e Avvisi".
L’amministrazione comunale ha annunciato sui social che i responsabili sono stati identificati e che i genitori verranno presto convocati.
Questo episodi si aggiungono ai recenti raid vandalici al magazzino comunale di via Trento, dietro le scuole medie, dove una baby gang ha ripetutamente devastato la struttura.
Questa ondata di vandalismo giovanile è il segnale di un disagio più profondo. I danni al salone polivalente, i vetri rotti alla Madonna della Fontana degli Occhi, l’occupazione dell’ex casa cantoniera, la gettoniera dell’acqua fatta esplodere con un petardo:la lista degli atti distruttivi a Verolengo è lunga e preoccupante. Non si tratta solo del vandalismo in sé, ma di una generazione di ragazzi che sembra non avere nulla di meglio da fare.
Distruggere i beni pubblici, pagati con le tasse dei cittadini, è diventato un passatempo, un modo per sfogare noia e apatia. E spesso, una volta scoperti, questi giovani si atteggiano a ribelli incompresi, incapaci di comprendere la gravità delle proprie azioni.
Chi pagherà i danni? Ora il Comune attende la valutazione dell’assicurazione per quantificare i danni, che comprendono impianti, infissi, telecamere e altre strutture pubbliche.
Le famiglie dei responsabili saranno chiamate a risponderne economicamente. Nel frattempo, il sindaco Rosanna Giachello ha espresso la volontà di incontrare i genitori dei giovani coinvolti, ma con una certezza: i danni andranno pagati.
La domanda che sorge spontanea è: come si è arrivati a questo punto? Il problema non riguarda solo i ragazzi, ma l’intera comunità, che forse ha perso il contatto con le nuove generazioni. Mancano spazi adeguati di aggregazione, ma soprattutto manca un’educazione al senso civico e al rispetto per i beni comuni.
Rifiuti sparsi ovunque e, sotto i cestini danneggiati
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