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Cronaca

Incendio nella Galleria San Federico, fumo e paura vicino al cinema Lux

A fuoco un rifugio di fortuna: l’emergenza sociale al centro del dibattito pubblico

Incendio nella Galleria San Federico

Incendio nella Galleria San Federico, fumo e paura vicino al cinema Lux (foto di repertorio)

Intorno alle 16:25 di mercoledì 2 aprile 2025, un incendio è divampato all’ingresso del cinema Lux, a Torino, generando una densa coltre di fumo e provocando allarme tra i passanti e i frequentatori della zona.

A prendere fuoco è stato un mini-rifugio di fortuna, realizzato da un senzatetto che da tempo aveva trovato riparo davanti al cinema. Un episodio che ha messo a nudo la fragilità sociale di chi vive in condizioni estreme e l’urgenza di affrontare con serietà la questione abitativa nelle aree urbane.

L’intervento delle squadre del Comando dei Vigili del Fuoco di Corso Regina Margherita è stato tempestivo. I soccorritori hanno rapidamente circoscritto e domato le fiamme, evitando che l’incendio si propagasse alla sala cinematografica o agli ambienti circostanti. L’operazione si è conclusa con il completo spegnimento del rogo e l’avvio della ventilazione dell’area, per disperdere i residui di fumo ancora presenti.

La paura è stata palpabile, ma fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Tuttavia, l’accaduto ha messo in luce una realtà troppo spesso ignorata: quella di chi, in assenza di alternative, si costruisce rifugi precari nei luoghi pubblici della città. In questo caso, proprio in una delle gallerie più centrali e frequentate, a due passi da locali, uffici e negozi.

L’incendio, seppur contenuto, ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza urbana, ma anche sulla necessità di trovare soluzioni concrete e inclusive per chi vive ai margini. Le autorità locali saranno chiamate a riflettere su come prevenire simili episodi in futuro, attraverso una pianificazione urbana più attenta, un rafforzamento delle politiche sociali e una maggiore presenza istituzionale nei contesti a rischio.

Questo evento, nella sua drammaticità, ha avuto il merito di accendere i riflettori su una questione sociale urgente, che non può più essere ignorata. La speranza è che da questa giornata difficile possa emergere una maggiore consapevolezza collettiva e un impegno concreto per l’inclusione e la prevenzione.

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