AGGIORNAMENTI
Cerca
Cronaca
01 Aprile 2025 - 10:26
“O salvi mia madre o muori”: pistola alla testa del medico del 118 (foto di repertorio)
Una pistola puntata alla testa, a pochi centimetri dalla nuca, e la frase "Se non salvi mia madre ti ammazzo". Una scena che sembra essere uscita da un film di Quentin Tarantino o da una qualsiasi gangster stories. È quanto sarebbe accaduto a Torino, secondo il racconto fatto da un infermiere di un equipaggio del 118, in un alloggio al quarto piano delle case popolari di corso Grosseto. L’arma sarebbe stata puntata contro un medico impegnato a rianimare una donna di 83 anni, sofferente di cuore. La polizia, intervenuta sul posto, però, non ha trovato traccia della pistola.
I fatti sono accaduti il 20 marzo scorso e a denunciare l’episodio è stato il sindacato degli infermieri Nursind. L’ambulanza era intervenuta per una richiesta di soccorso: i sanitari, una volta all’interno dell’appartamento, hanno trovato la donna riversa sul divano, mentre uno dei figli ha iniziato a minacciarli. Poi, mentre il medico era di spalle, l’uomo ha estratto una pistola e l’ha puntata alla nuca. Tutta la scena è stata vista dall’infermiere che gli stava di fronte. La pistola poi sarebbe sparita, prima dell’arrivo della polizia. La madre, poco dopo, è stata trasportata all’ospedale Maria Vittoria, con l’aiuto di un secondo equipaggio del 118, intervenuto per aiutare i colleghi.
Una volta in ambulanza, l’infermiere aveva spiegato quella scena: "Dottore, mentre lei era di spalle, aveva una pistola alla nuca".
Ed è qui che nasce il giallo. Perché effettivamente il 20 marzo la polizia era intervenuta in corso Grosseto. Gli agenti delle volanti erano stati chiamati perché era in corso un litigio tra i sanitari e i familiari della donna. Gli animi erano particolarmente agitati: i figli dell’anziana non avevano nascosto la loro rabbia nei confronti del medico e degli infermieri, che avevano raggiunto l’alloggio facendo quattro piani a piedi. Secondo loro non stavano aiutando la madre al meglio.
Ma alla polizia intervenuta nessuno aveva parlato della presenza della pistola, che invece, secondo il racconto fatto ai colleghi dall’infermiere, sarebbe stata nascosta prima dell’arrivo degli agenti. Nessuno, inoltre, ha mai presentato una denuncia.
Il Nursind parla di ennesima violenza ai danni del personale medico-infermieristico. "Sono ancora disattese le norme in materia di sicurezza", evidenziano dal sindacato, a cui fa eco l’altra sigla, il Nursing Up, che, per bocca del presidente nazionale Antonio De Palma, evidenzia che quanto accaduto a Torino "non è un episodio isolato ma è l’ennesima dimostrazione che la violenza contro i sanitari è del tutto fuori controllo".
Medico minacciato di morte
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.