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Cronaca
29 Marzo 2025 - 17:07
Si svolgerà lunedì prossimo, presso il Tribunale di Torino, il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Nicola Di Carlo, il 63enne morto tragicamente lo scorso 27 marzo quando l’autobus da lui guidato è precipitato nel fiume Po, nei pressi di piazza Vittorio Veneto. Una morte improvvisa e inspiegabile, che ha scosso profondamente non solo la città di Torino ma anche la comunità di Guglionesi, in Molise, paese natale dell’uomo.
Nicola Di Carlo non era soltanto un conducente esperto: era un imprenditore stimato, fondatore della "Di Carlo Tours", azienda molisana di trasporti turistici nata dalla passione e dall’impegno di una vita. A bordo di uno dei mezzi della sua ditta, Di Carlo si trovava alla guida di un autobus noleggiato per un servizio a Torino, quando per cause ancora da chiarire, ha perso il controllo del mezzo, terminando la corsa nelle acque gelide del Po. Il suo corpo è stato recuperato senza vita dai sommozzatori, mentre sul veicolo non risultavano esserci passeggeri al momento dell’incidente.
La famiglia, sconvolta dal lutto, ha affidato l’incarico legale all’avvocato Giuseppe La Rana del foro di Vasto (Chieti), che seguirà gli sviluppi giudiziari. “La famiglia è avvolta dal grande dolore per la perdita di un marito e padre amorevole – ha dichiarato il legale –. Seguiamo gli sviluppi con grande fiducia nell’operato della magistratura torinese”.
Nicola di Carlo con il figlio
L’incarico per l’autopsia, che sarà affidato lunedì, rappresenta un passaggio cruciale per chiarire le circostanze della morte. Al momento, le ipotesi al vaglio della Procura spaziano da un possibile malore improvviso che avrebbe colto Di Carlo durante la guida, a un guasto tecnico del mezzo, fino alla possibilità di una tragica distrazione. Gli inquirenti lavorano per raccogliere tutti gli elementi utili: tra questi, le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, i rilievi tecnici sul veicolo recuperato e, soprattutto, i risultati dell’esame autoptico.
A Guglionesi, intanto, la notizia ha lasciato un solco profondo. Nicola Di Carlo era conosciuto da tutti: un uomo riservato ma generoso, sempre presente nelle iniziative della comunità. “Siamo tutti sconvolti – ha dichiarato Mario Bellotti, ex sindaco del paese –. Nicola era un autista esperto, capace, di lungo corso. Non riusciamo a capacitarci di come sia potuto accadere. Era un punto di riferimento per il paese, per i colleghi, per la sua famiglia. Una tragedia che ci lascia senza parole”.
Mentre l’Italia intera si interroga su come sia potuta avvenire una simile tragedia nel cuore di Torino, la famiglia Di Carlo cerca giustizia, ma anche risposte che possano dare un senso alla perdita. La magistratura torinese, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, prosegue le indagini con il massimo riserbo.
Nel frattempo, in Molise, sono tanti coloro che si preparano a rendere omaggio a un uomo che ha saputo trasformare un mestiere in una missione di vita. Una fiaccolata commemorativa e una messa in suffragio sono in via di organizzazione a Guglionesi, dove la ferita per la scomparsa di Nicola Di Carlo è ancora aperta. Un addio difficile, segnato da interrogativi ancora senza risposta.
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