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Cronaca

Torino, si finge cliente in un B&B ma ruba Rolex, oro e gioielli per 30mila euro

L’uomo occupava una delle camere in affitto, ma nascondeva una refurtiva da 30mila euro nella sua stanza: recuperati Rolex, oro e dispositivi elettronici

Torino

Torino, si finge cliente in un B&B ma ruba Rolex, oro e gioielli per 30mila euro

Si era presentato come un normale cliente alla ricerca di una sistemazione temporanea, ma in realtà aveva pianificato il furto fin nei dettagli. A Torino, un uomo di 39 anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di furto in abitazione ai danni dei titolari di un bed and breakfast situato nei pressi di via Cialdini, zona semicentrale non lontana dal Parco Dora. L’uomo affittava una delle tre camere messe a disposizione nella struttura, apparentemente senza destare sospetti. Ma quando i proprietari si sono accorti della scomparsa di oggetti di valore, hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine.

Gli agenti della polizia, giunti sul posto, hanno tentato di entrare nella stanza del sospettato, che ha tentennato per guadagnare tempo, cercando presumibilmente di nascondere parte della refurtiva. Dopo l’apertura forzata della porta, è scattata la perquisizione: nella camera, accuratamente nascosti, sono stati rinvenuti un orologio Panerai, una collana in oro, orecchini e altri monili preziosi rubati alla padrona di casa. Ma le sorprese non erano finite: gli investigatori hanno trovato anche altri cinque orologi di lusso, tra cui un Rolex, anelli d’oro, vari dispositivi elettronici e ulteriori oggetti di valore, per un valore complessivo stimato intorno ai 30.000 euro.

L’uomo è stato immediatamente condotto in Questura e tratto in arresto, in attesa di convalida da parte dell’Autorità Giudiziaria. Le indagini ora proseguono per verificare se il trentanovenne sia coinvolto in episodi simili registrati in città, dove in passato si sono verificati furti in strutture ricettive a gestione familiare. Il caso ha riportato alla luce le difficoltà che piccoli gestori di B&B e case vacanze possono incontrare nella gestione della sicurezza, specie in assenza di strumenti di controllo adeguati o misure preventive.

Sempre più spesso, infatti, le strutture che offrono ospitalità a breve termine diventano bersaglio di soggetti che sfruttano la fiducia dei gestori per colpire dall’interno. Secondo fonti investigative, l’arrestato non risultava avere una fissa dimora stabile e avrebbe utilizzato diversi alias in passato, elementi che ora saranno approfonditi per chiarire eventuali collegamenti con altre attività illecite. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari, che avevano denunciato il furto con precisione, agevolando le operazioni degli agenti. Il caso solleva interrogativi sulla necessità di potenziare la collaborazione tra forze dell’ordine e gestori dell’accoglienza privata, anche attraverso strumenti digitali e registri centralizzati.

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