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Cronaca

Torino, furto al cimitero Monumentale: un colpo organizzato nei minimi dettagli

I ladri hanno agito nella notte sfruttando un varco nel muro di cinta. Indagini in corso, ma le telecamere non hanno registrato nulla

Furto al cimitero Monumentale

Torino, furto al cimitero Monumentale: rubati 325 bronzi e grondaie in rame

Un furto audace e meticolosamente pianificato ha colpito il cimitero Monumentale di Torino nella notte tra sabato 15 e domenica 16 marzo 2025. Una banda di ladri ha trafugato circa 325 bronzi e venti metri di grondaie in rame, causando non solo un danno economico, ma anche una ferita simbolica alla memoria della città. Il colpo è stato scoperto solo il mattino successivo da Dario Donna, responsabile della sicurezza di Afc, la società pubblica che gestisce i cimiteri torinesi. Secondo i primi accertamenti, i ladri hanno approfittato di un varco nel muro di cinta su corso Regio Parco, dove una precedente crepa strutturale aveva già richiesto un intervento di messa in sicurezza. Le lamiere posizionate per coprire il passaggio sono state tagliate con un flessibile, permettendo ai malviventi di introdursi nell’area senza particolari difficoltà. Una volta dentro, la banda ha divelto un’inferriata per accedere al magazzino, dove erano custoditi i bronzi e le grondaie.

Nonostante il peso considerevole del bottino, stimato in almeno 500 chili, i ladri sono riusciti a trasportarlo fuori senza lasciare tracce evidenti. Il furto ha subito destato scalpore tra i cittadini e tra gli addetti ai lavori, poiché i bronzi sottratti, pur non avendo un valore artistico riconosciuto dalla Soprintendenza, rappresentano un pezzo di memoria storica della città. Si tratta di oggetti di culto popolare, spesso posti sulle tombe come segni di affetto e ricordo. La loro scomparsa apre interrogativi sul possibile destino del materiale sottratto: sarà rivenduto illegalmente oppure fuso per ricavarne metallo?

Le normative attuali stabiliscono che le fonderie possano acquistare oggetti di culto solo dai Comuni, ma il mercato nero offre canali alternativi per la vendita. Il rame, in particolare, è tra i materiali più ricercati dai ladri per il suo elevato valore di rivendita. Questo genere di furti, che colpisce soprattutto strutture pubbliche e monumentali, è un fenomeno in crescita, spesso alimentato da una rete di ricettatori difficili da individuare.

La denuncia del furto è stata affidata ai carabinieri, che hanno avviato un’indagine in collaborazione con il nucleo tutela patrimonio culturale. Tuttavia, le telecamere di sorveglianza del cimitero non hanno fornito elementi utili per identificare i responsabili, complicando ulteriormente il lavoro degli inquirenti. Le indagini dovranno ora basarsi su altre fonti di informazione, come eventuali testimoni o segnalazioni di attività sospette nelle ore precedenti al colpo.

Il furto al cimitero Monumentale di Torino non è solo un danno materiale, ma anche un segnale preoccupante sulla sicurezza dei luoghi di culto e di memoria. La sottrazione di questi oggetti non riguarda solo la loro perdita fisica, ma rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti delle famiglie che hanno voluto lasciare un segno tangibile del proprio affetto sui luoghi di sepoltura.

Dario Donna, responsabile della sicurezza, ha espresso sgomento per quanto accaduto, sottolineando come si tratti di un episodio che colpisce la comunità intera. Il desiderio di tutti è che le indagini possano portare a recuperare i bronzi e le grondaie, restituendo alla città una parte della sua storia. Nel frattempo, Afc valuterà nuove misure di sicurezza per prevenire altri furti simili, considerando il cimitero un luogo di memoria da proteggere con maggiore attenzione.

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