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Cronaca
13 Marzo 2025 - 10:56
Alessandria, insospettabile gestiva un giro di droga da migliaia di euro. Chi c'è dietro?
Un’operazione antidroga condotta dai carabinieri di Acqui Terme ha portato all’arresto di una donna di 46 anni, fino a quel momento senza precedenti penali, ma ritenuta al centro di un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti. Il fermo è avvenuto in flagranza di reato, mentre la sospettata si trovava alla guida della propria auto e si dirigeva verso il centro cittadino.
L’atteggiamento della donna, già sotto osservazione nell’ambito di un’indagine più ampia, ha spinto gli investigatori a eseguire un’immediata perquisizione personale e del veicolo, che ha poi condotto a ulteriori accertamenti presso la sua abitazione.
È proprio all’interno della casa che i militari hanno rinvenuto una quantità significativa di stupefacenti: tre panetti di hashish per un peso complessivo di 300 grammi, venti grammi di cocaina, un bilancino di precisione per la suddivisione delle dosi e una somma in contanti di 5mila euro, composta interamente da banconote di piccolo taglio, che gli inquirenti ritengono il frutto dell’attività di spaccio.
Alcune porzioni della sostanza erano già confezionate e pronte per essere vendute, segnale di un mercato attivo e organizzato, con una clientela consolidata. Secondo le prime stime, la droga sequestrata avrebbe potuto generare un ulteriore guadagno di circa 5mila euro se immessa sul mercato locale.
L’arresto, avvenuto lo scorso 19 febbraio, è stato reso noto solo ora dai carabinieri del comando provinciale, che hanno sottolineato come l’operazione possa rappresentare solo un primo passo nella scoperta di una rete più ampia. L’ipotesi degli inquirenti è che la quarantaseienne non agisse in totale autonomia, ma facesse parte di un sistema più articolato, che si occupava sia della distribuzione dello stupefacente che dell’approvvigionamento.
Le indagini sono tuttora in corso per risalire alla provenienza della droga e individuare eventuali complici, elementi che potrebbero far emergere nuovi sviluppi e ampliare il raggio d’azione dell’inchiesta.
Attualmente, la donna si trova detenuta nel carcere di Vercelli, in attesa degli sviluppi giudiziari. Il suo profilo insospettabile e l’assenza di precedenti penali rendono ancora più rilevante l’indagine: gli investigatori vogliono chiarire da quanto tempo fosse attiva nell’ambiente e se esistano collegamenti con altre cellule di spaccio nella zona.
Il caso dimostra ancora una volta come il traffico di droga possa assumere forme meno convenzionali, coinvolgendo figure apparentemente lontane dai circuiti criminali, ma perfettamente inserite nel sistema.
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