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Cronaca
13 Marzo 2025 - 09:34
Maxi confisca da 23 milioni di euro: la DIA colpisce due clan criminali con ramificazioni internazionali
Un nuovo, duro colpo alla criminalità organizzata è stato inflitto dalla Direzione Investigativa Antimafia (DIA), che ha eseguito un provvedimento di confisca di beni per oltre 23 milioni di euro nei confronti di 23 soggetti, già condannati con sentenza irrevocabile per reati che spaziano dal traffico di stupefacenti al riciclaggio, dalla frode fiscale alla bancarotta fraudolenta. L’operazione, condotta in sinergia con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari – Direzione Distrettuale Antimafia, ha interessato diverse regioni italiane, colpendo un’organizzazione con ramificazioni internazionali e un complesso sistema di investimenti illeciti.
Il cosiddetto “doppio binario”, combinazione tra confisca di prevenzione – applicata a soggetti ritenuti socialmente pericolosi e con un patrimonio sproporzionato rispetto al reddito dichiarato – e confisca a seguito di condanna penale, ha permesso di colpire i vertici di un’associazione criminale con una forte proiezione transnazionale. Le indagini hanno rivelato un fitto intreccio di rapporti economici in ambito UE, attraverso cui i gruppi criminali hanno movimentato ingenti capitali verso paradisi fiscali, sfruttando operazioni di triangolazione per mascherare l’origine del denaro e reinvestirlo in attività apparentemente lecite.
La fase di esecuzione della confisca ha portato al sequestro di una vasta gamma di beni di lusso e strumenti finanziari accumulati illecitamente nel tempo: denaro contante, orologi di pregio, gioielli, ville e appartamenti di lusso, quote societarie e automobili per un valore complessivo di oltre 18 milioni di euro. Le operazioni non si fermano qui: sono tuttora in corso attività di localizzazione e acquisizione di ulteriori beni, pari a 5 milioni di euro, già individuati all’estero.
L’operazione ha interessato Puglia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Veneto, confermando la diffusione e la pervasività dell’influenza economica di questi sodalizi criminali. Gli sviluppi dell’inchiesta dimostrano l’efficacia delle misure patrimoniali nel contrasto alla criminalità organizzata, sottraendo ai clan risorse fondamentali per il proseguimento delle loro attività illecite. Il segnale lanciato dalle forze dell’ordine è chiaro: l’attacco al patrimonio illecito rappresenta uno dei fronti più efficaci della lotta alla mafia e alla criminalità finanziaria.
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