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Cronaca

Adescato su WhatsApp e rapinato! A Cuneo, un uomo si è trovato in trappola dopo un incontro organizzato in chat

Un uomo di 50 anni è stato vittima di un'aggressione a Cuneo, orchestrata da tre giovani, tra cui una ragazza di 17 anni

Aggressione a Cuneo

Adescato su WhatsApp e rapinato! A Cuneo, un uomo si è trovato in trappola dopo un incontro organizzato in chat

Un incontro nato su WhatsApp si è trasformato in un incubo per un uomo di cinquant’anni residente nel braidese. Pensava di vedere una ragazza conosciuta in chat, ma ad attenderlo in un appartamento di Cuneo c’erano due giovani armati di coltello e pronti a rapinarlo. La trappola è scattata appena varcata la soglia: minacce, violenza e la richiesta di consegnare i soldi. Una scena brutale, immortalata dallo smartphone della ragazza, complice del piano.

Il bottino? Poche decine di euro, ma la banda non si è fermata. I rapinatori hanno costretto la vittima a seguirli fino a un bancomat, ma l’uomo, con prontezza di riflessi, è riuscito a sfuggire e rifugiarsi in un bar, dove ha dato l’allarme.

I carabinieri di Bra hanno agito in tempi rapidi, sfruttando la dettagliata descrizione fornita dalla vittima e il video registrato dai criminali stessi. I responsabili, due ragazzi di 20 e 23 anni, sono stati arrestati e portati nel carcere di Alessandria, mentre la posizione della ragazza di 17 anni è al vaglio delle autorità competenti. Un episodio che mette in evidenza un fenomeno sempre più diffuso: le piattaforme di messaggistica istantanea sono diventate terreno fertile per trappole e crimini premeditati, sfruttando l’ingenuità e la fiducia delle vittime.

I dati lo confermano: le truffe e le aggressioni nate da contatti online sono in forte aumento, con vittime di ogni età che si trovano coinvolte in situazioni di pericolo senza rendersene conto.

Il Piemonte, già segnato da elevati tassi di rischio in altri settori, si confronta ora con una nuova emergenza. Le istituzioni devono reagire con misure concrete: più controlli, campagne di sensibilizzazione e strumenti per riconoscere i pericoli digitali. Proteggersi online non è più solo una precauzione, ma una necessità. Questo caso è l’ennesimo segnale che la criminalità si evolve con la tecnologia e richiede risposte altrettanto rapide ed efficaci.

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