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Cronaca

Derubati all’outlet, rientrano in Cina senza bagagli: i carabinieri li ritrovano e li spediscono a Shanghai

Turisti cinesi vittime di un colpo in Italia, ma l’arma recupera tutto. Nella refurtiva anche i bagagli di altri viaggiatori stranieri

Furti a Serravalle

Serravalle Outlet (foto di repertorio)

Un viaggio da sogno in Italia, trasformato in un incubo a poche ore dalla partenza. Una famiglia cinese, in vacanza nel nostro Paese, ha perso tutto dopo essere stata derubata nel parcheggio dell’outlet di Serravalle Scrivia (Alessandria). Avevano lasciato i loro bagagli all’interno di un’auto a noleggio per concedersi un ultimo giro di shopping prima di rientrare in Cina, ma al ritorno hanno trovato il veicolo svuotato di ogni effetto personale.

Senza più nulla, sconfortati e impotenti, i turisti hanno fatto denuncia ai carabinieri di Novi Ligure, che si sono subito attivati per risolvere il caso. E l’indagine ha dato i suoi frutti: i militari hanno recuperato l’intera refurtiva e gliel’hanno rispedita a Shanghai.

Non solo, perché il furto subito dalla famiglia cinese si è rivelato solo la punta dell’iceberg. Analizzando le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’outlet e incrociando le segnalazioni di altri visitatori, i carabinieri hanno scoperto che i ladri avevano preso di mira sistematicamente le auto a noleggio parcheggiate nel centro commerciale. Altri turisti stranieri erano caduti nella stessa trappola: tre piloti dell’Oman e due coppie provenienti da Israele si erano visti sottrarre bagagli e oggetti personali.

L’operazione è partita proprio dalla denuncia della famiglia cinese. I carabinieri del Radiomobile di Novi Ligure sono intervenuti immediatamente, riuscendo a individuare due degli autori del colpo e a recuperare alcune valigie. Nel frattempo, le pattuglie in zona hanno continuato le ricerche, arrivando a un punto di svolta grazie ai carabinieri di Voghera, che hanno fermato un’auto rubata con targhe clonate. A bordo del veicolo c’era refurtiva proveniente da diversi colpi e il conducente è stato arrestato, mentre un secondo complice, minorenne, è stato denunciato.

Per i turisti dell’Oman e di Israele, ancora presenti in Italia, è stato possibile effettuare il riconoscimento della refurtiva e recuperare i loro effetti personali. Per la famiglia cinese, invece, la restituzione diretta era impossibile: nel frattempo erano già rientrati a Shanghai. Ma i carabinieri non si sono fermati qui. Recuperato il loro contatto telefonico, si sono organizzati per spedire tutto in Cina.

Qualche giorno dopo, dalla città cinese, è arrivato un messaggio carico di gratitudine. In una mail inviata ai carabinieri, la famiglia ha espresso tutta la sua emozione e il suo sollievo per il ritrovamento dei bagagli.

"Una settimana fa, mentre eravamo in Italia, abbiamo avuto la sfortuna di vederci rubare i bagagli, cosa che ci ha lasciato estremamente scoraggiati e frustrati. La perdita dei nostri effetti personali non solo ci ha causato disagi pratici, ma ha anche smorzato tutta la nostra esperienza di viaggio", hanno scritto nella lettera di ringraziamento.

Poi, il tono si trasforma in un’esplosione di gioia: "Le parole mi mancano davvero quando provo a descrivere il travolgente senso di gioia e sollievo che ci ha travolti", hanno aggiunto, evidenziando il grande gesto di solidarietà ricevuto dalle forze dell’ordine italiane.

Un caso che si è concluso con un lieto fine, ma che accende i riflettori sulla vulnerabilità dei turisti nei pressi dei grandi centri commerciali, sempre più nel mirino delle bande specializzate in furti su auto.

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