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Cronaca
11 Febbraio 2025 - 09:28
Torino: ladri sfondano l’ingresso con un furgone per rubare metadone, ma qualcosa va storto...
Domenica 9 febbraio 2025, il quartiere San Donato di Torino è stato teatro di un tentativo di furto che ha assunto i contorni di una scena da film d’azione. Tre uomini incappucciati hanno preso di mira il Serd di Corso Svizzera, il Servizio per le Dipendenze dell'ASL, con l'intento di sottrarre metadone, un farmaco utilizzato nei percorsi di disintossicazione dalle dipendenze da oppiacei. Tuttavia, il loro piano si è rivelato un fallimento totale a causa di un errore di valutazione.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi si sarebbero organizzati con grande meticolosità. Utilizzando un furgone come ariete, hanno sfondato il cancello d’ingresso del centro e si sono introdotti nei locali dopo aver forzato una finestra. Con passo deciso, si sono diretti verso un armadietto che, secondo le loro informazioni, avrebbe dovuto contenere il metadone. Ma qualcosa è andato storto: gli operatori sanitari, nelle ore precedenti, avevano già provveduto a spostare le scorte del farmaco, lasciando il mobile praticamente vuoto. Quello che i ladri hanno trovato al suo interno non erano che scartoffie e una quantità insignificante di sostanza, rendendo il loro sforzo del tutto inutile.
L’azione, sebbene rapida, non è passata inosservata. Un sorvegliante di zona, insospettito dai rumori sospetti, ha dato subito l’allarme, permettendo alle pattuglie della polizia di raggiungere il luogo nel giro di pochi minuti. Al loro arrivo, però, i ladri erano già fuggiti, abbandonando sul posto sia l’armadietto che il furgone, risultato poi rubato.
Gli investigatori della Squadra Scientifica hanno avviato immediatamente i rilievi sul mezzo e all’interno del centro, dove sono state trovate tracce di sangue, segno che almeno uno dei malviventi potrebbe essersi ferito nel corso dell’irruzione. Questo elemento potrebbe rivelarsi decisivo per risalire all’identità dei responsabili, grazie alle analisi del DNA.
Il metadone è un farmaco impiegato nei trattamenti per la dipendenza da eroina e altri oppiacei. Si tratta di un agonista oppioide a lunga durata d’azione, somministrato sotto stretto controllo medico per stabilizzare i pazienti in fase di recupero, riducendo il desiderio di droga e i sintomi di astinenza.
Ladri provano a rubare metadone
Tuttavia, il metadone ha anche un potenziale di abuso, in quanto, se assunto in dosi elevate e senza supervisione, può generare effetti simili a quelli degli oppiacei tradizionali. È per questo che il farmaco è spesso oggetto di furti o di traffico illecito, soprattutto tra chi cerca un’alternativa più accessibile rispetto a sostanze come l’eroina.
Questo episodio riaccende il dibattito sulla sicurezza dei centri per le dipendenze. I Serd, presenti in tutta Italia, svolgono un ruolo fondamentale nel supporto ai pazienti che lottano contro la tossicodipendenza, fornendo trattamenti farmacologici, supporto psicologico e percorsi di reinserimento sociale. Tuttavia, proprio per la natura delle terapie offerte, possono diventare bersagli di malintenzionati in cerca di sostanze da rivendere illegalmente.
L’accaduto solleva quindi interrogativi su come migliorare la protezione di queste strutture, garantendo un ambiente sicuro sia per gli operatori che per i pazienti. L'implementazione di sistemi di sicurezza più avanzati, come videocamere a circuito chiuso e controlli di accesso più rigidi, potrebbe rappresentare una risposta efficace per prevenire episodi simili in futuro.
Nel frattempo, le indagini proseguono per individuare gli autori di questo tentativo di furto, che, nonostante il clamoroso fallimento, evidenzia l’esistenza di un mercato sommerso legato all’abuso di farmaci destinati alla cura delle dipendenze.
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