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Cronaca

Il vicino della porta accanto trasforma la vita di una famiglia in un inferno

Un vicino di casa violento trasforma la vita di una famiglia in un incubo. La storia che lascia tutti a bocca aperta

Il vicino della porta accanto

il vicino della porta accanto trasforma la vita di una famiglia in un inferno

Nel cuore di Torino, nel quartiere di Madonna di Campagna, una storia di ordinaria follia condominiale si è trasformata in un incubo per una madre e suo figlio. Un conflitto che, come spesso accade, è nato da un banale motivo: la musica troppo alta. Ma ciò che poteva essere risolto con un dialogo civile si è trasformato in una spirale di violenza e paura.

Tutto ha avuto inizio durante il periodo della pandemia, quando Matteo, un giovane di 28 anni, e sua madre, che chiameremo Claudia, hanno iniziato a subire le angherie del vicino del piano di sopra. "Il vicino si è presentato alla porta con una chiave inglese e mi ha minacciato", racconta Matteo, ancora scosso. Da quel momento, la loro vita è stata segnata da screzi e dispetti continui, culminati in un'aggressione fisica che ha portato entrambi in ospedale.

L'episodio più recente, che ha spinto madre e figlio a denunciare il vicino, è avvenuto giovedì pomeriggio. Claudia aveva acconsentito a far passare un tubo sopra la sua veranda per permettere al vicino di sistemare la caldaia. Tuttavia, poco dopo, si è accorta che il riscaldamento e l'acqua calda non funzionavano più. "Ho visto che i tubi della nostra caldaia erano smontati", racconta Claudia. Quando ha chiesto spiegazioni al vicino, la situazione è degenerata: "Mi ha insultata, mi ha preso per un braccio e mi ha spinto contro il muro".

Violenza tra vicini

La fortuna di un intervento provvidenziale

In quel momento, Matteo è intervenuto per difendere la madre, ma ha ricevuto un pugno in pieno volto. Il colpo gli ha provocato una concussione e la frattura del setto nasale, costringendolo a portare un collare e a sottoporsi a un intervento chirurgico. "Cosa sarebbe successo a mia mamma se non mi fossi messo in mezzo?", si chiede Matteo, ancora incredulo per quanto accaduto.

Il giorno successivo all'aggressione, Claudia e Matteo si sono recati al commissariato di Madonna di Campagna per sporgere denuncia. "Ho paura di questa persona perché è stato aggressivo e stavolta è arrivato a mettermi le mani addosso", afferma Claudia, determinata a porre fine a questa situazione insostenibile. Il vicino, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, rischia ora di essere accusato di lesioni personali.

Questa vicenda, sebbene estrema, non è un caso isolato. I conflitti tra vicini di casa sono una realtà diffusa, spesso alimentata da incomprensioni e mancanza di comunicazione. Ma quando la tensione sfocia nella violenza, diventa un problema di sicurezza pubblica che richiede l'intervento delle autorità.

Per Claudia e Matteo, la speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che possano tornare a vivere serenamente nella loro casa. "Questa storia va avanti da troppo tempo", conclude Matteo, esprimendo il desiderio di mettere fine a un incubo che ha stravolto la loro quotidianità.

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