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Cronaca
25 Novembre 2024 - 10:18
il vicino della porta accanto trasforma la vita di una famiglia in un inferno
Nel cuore di Torino, nel quartiere di Madonna di Campagna, una storia di ordinaria follia condominiale si è trasformata in un incubo per una madre e suo figlio. Un conflitto che, come spesso accade, è nato da un banale motivo: la musica troppo alta. Ma ciò che poteva essere risolto con un dialogo civile si è trasformato in una spirale di violenza e paura.
Tutto ha avuto inizio durante il periodo della pandemia, quando Matteo, un giovane di 28 anni, e sua madre, che chiameremo Claudia, hanno iniziato a subire le angherie del vicino del piano di sopra. "Il vicino si è presentato alla porta con una chiave inglese e mi ha minacciato", racconta Matteo, ancora scosso. Da quel momento, la loro vita è stata segnata da screzi e dispetti continui, culminati in un'aggressione fisica che ha portato entrambi in ospedale.
L'episodio più recente, che ha spinto madre e figlio a denunciare il vicino, è avvenuto giovedì pomeriggio. Claudia aveva acconsentito a far passare un tubo sopra la sua veranda per permettere al vicino di sistemare la caldaia. Tuttavia, poco dopo, si è accorta che il riscaldamento e l'acqua calda non funzionavano più. "Ho visto che i tubi della nostra caldaia erano smontati", racconta Claudia. Quando ha chiesto spiegazioni al vicino, la situazione è degenerata: "Mi ha insultata, mi ha preso per un braccio e mi ha spinto contro il muro".
Violenza tra vicini
In quel momento, Matteo è intervenuto per difendere la madre, ma ha ricevuto un pugno in pieno volto. Il colpo gli ha provocato una concussione e la frattura del setto nasale, costringendolo a portare un collare e a sottoporsi a un intervento chirurgico. "Cosa sarebbe successo a mia mamma se non mi fossi messo in mezzo?", si chiede Matteo, ancora incredulo per quanto accaduto.
Il giorno successivo all'aggressione, Claudia e Matteo si sono recati al commissariato di Madonna di Campagna per sporgere denuncia. "Ho paura di questa persona perché è stato aggressivo e stavolta è arrivato a mettermi le mani addosso", afferma Claudia, determinata a porre fine a questa situazione insostenibile. Il vicino, che non ha voluto rilasciare dichiarazioni, rischia ora di essere accusato di lesioni personali.
Questa vicenda, sebbene estrema, non è un caso isolato. I conflitti tra vicini di casa sono una realtà diffusa, spesso alimentata da incomprensioni e mancanza di comunicazione. Ma quando la tensione sfocia nella violenza, diventa un problema di sicurezza pubblica che richiede l'intervento delle autorità.
Per Claudia e Matteo, la speranza è che la giustizia faccia il suo corso e che possano tornare a vivere serenamente nella loro casa. "Questa storia va avanti da troppo tempo", conclude Matteo, esprimendo il desiderio di mettere fine a un incubo che ha stravolto la loro quotidianità.
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