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25 Novembre 2024 - 09:36
Non solo online: gli incel vivono tra noi. Lo stupro è giustificato e le donne sono 'non persone'
In rete, lontano dagli occhi della società, si nasconde un fenomeno inquietante e pericoloso: quello degli "incel", i "celibi involontari". Questi gruppi, che proliferano su piattaforme come Telegram, rappresentano un angolo oscuro della cultura digitale, dove il risentimento e l'odio verso le donne vengono coltivati e diffusi senza remore. Ma chi sono davvero gli "incel" e perché rappresentano una minaccia così insidiosa?
Gli "incel" si definiscono come uomini incapaci di trovare partner sessuali o romantici, nonostante il desiderio di averne. Sono per lo più giovani, maschi, bianchi e arrabbiati, convinti che le donne li abbiano privati di un diritto che considerano fondamentale: il sesso. Nei loro gruppi, le donne vengono descritte come "np", non persone, un termine che racchiude tutto il disprezzo e la disumanizzazione che caratterizzano questa sottocultura.
La narrazione che emerge da queste chat è chiara e pericolosa: non esiste il patriarcato, non c'è maschilismo, ma una società misandrica che è sostanzialmente contro l'uomo. In questo contesto, la violenza di genere viene non solo giustificata, ma addirittura legittimata. "Non la date? Ce la prendiamo", scrive un utente, esprimendo una mentalità che vede lo stupro come una risposta naturale a una società percepita come ostile.
Chi sono gli Incel
Anche la città di Torino non è immune a questo fenomeno. Nei gruppi Telegram, la città viene descritta come un luogo di "pazze femministe", un ambiente ostile per chi si identifica come "incel".
Secondo Maddalena Cannito, sociologa dell'Università di Torino, ciò che accomuna questi gruppi è una prospettiva anti-femminista e anti-femminile, basata su teorie pseudo-scientifiche come la "redpill".
Questa filosofia si fonda sulla teoria LMS (Look, Money, Status), secondo cui il mercato sessuale sarebbe regolato da questi tre elementi. Le donne, secondo questa visione, sceglierebbero i partner in base a tali criteri, una convinzione che non ha alcun fondamento scientifico. Non si tratta di semplici sfogatoi virtuali, ma di un movimento che, in alcuni casi, ha portato a veri e propri attacchi terroristici.
Il caso più celebre è quello di Elliot Rodger, che nel 2014 uccise sei persone in California. Questo dimostra quanto la cultura "incel" possa trasformarsi in una minaccia concreta per la società.
La giornata contro la violenza sulle donne ci ricorda quanto sia importante affrontare e comprendere fenomeni come quello degli "incel". È necessario un impegno collettivo per smantellare le basi ideologiche di questi gruppi e promuovere una cultura del rispetto e dell'uguaglianza. Solo così potremo sperare di arginare l'odio e la violenza che si annidano nel lato oscuro della rete.
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