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Cronaca
30 Ottobre 2024 - 12:53
Un sogno spezzato sulle nevi dell'Alto Adige: mondo dello sport in lutto
La neve delle Alpi si è tinta di tristezza con la morte di Matilde Lorenzi, giovane promessa dello sci italiano, strappata alla vita a soli 19 anni in seguito a una caduta durante un allenamento con la Nazionale in Val Senales. Matilde, torinese di nascita e cresciuta a Sestriere, avrebbe compiuto 20 anni il prossimo 15 novembre. Cresciuta con la passione per lo sci trasmessa dai genitori, Elena e Adolfo, che avevano fatto sacrifici per trasferirsi nelle zone montane, Matilde condivideva il sogno agonistico con la sorella maggiore, Lucrezia, anch’essa atleta di rilievo.
Un semplice allenamento è divenuto fatale: Matilde è stata soccorsa d’urgenza e portata all’ospedale di Bolzano, dove però, dopo una giornata di agonia, il suo giovane cuore si è fermato.
"Una preghiera" è giunta dalla campionessa Sofia Goggia, mentre la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI), in lutto, ha sospeso gli allenamenti per rendere omaggio alla sciatrice. Anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e il ministro per lo sport, Andrea Abodi, hanno espresso profondo cordoglio per una tragedia che ha colpito l’intero mondo sportivo.
Matilde Lorenzi
Matilde, atleta della Nazionale juniores femminile tesserata con l’Esercito, era stata campionessa italiana assoluta e giovani in supergigante, dimostrando un talento fuori dal comune anche in discesa e SuperG. “Penso di avere talento, perché me l’hanno detto fin da piccola”, raccontava con orgoglio.
Determinata e ambiziosa, sognava di gareggiare in Coppa del mondo accanto alla sorella Lucrezia. Il gigante era la sua disciplina preferita, ma ambiva anche allo slalom, vedendo nelle sfide delle piste una continua occasione di crescita.
Il sindaco di Sestriere, Gianni Poncet, ha ricordato la giovane come un’orgogliosa rappresentante del territorio: "Matilde era cresciuta su queste piste, come sua sorella. Per allenarsi e coltivare il loro talento, i genitori avevano trasferito la famiglia prima a Sestriere e poi a Oulx".
La giovane atleta continuava a frequentare le montagne piemontesi durante le pause dai ritiri nazionali, facendo ritorno proprio ad agosto, quando era stata premiata durante il FilmFestival insieme a Lucrezia e al giovane campione Gregorio Bernardi.
L’incidente di Matilde ha riaperto il dibattito sulla sicurezza in una disciplina dove il rischio è sempre presente. L’ex campionessa Isolde Kostner, commossa nel ricordare il suo passato, ha sottolineato l’importanza di innovare le attrezzature e le protezioni per gli sciatori.
L’incidente di Matilde
"Il margine di rischio c’è sempre nelle discipline veloci,” spiega Kostner, che suggerisce possibili miglioramenti nei caschi e nelle protezioni cervicali. La ex campionessa di sci fa un parallelo con la sicurezza in Formula 1: "Potremmo pensare a un supporto per la nuca anche nello sci".
Matilde Lorenzi, come tanti giovani talenti, ha inseguito il suo sogno con dedizione, consapevole dei pericoli della montagna ma decisa a trasformare la sua passione in una carriera agonistica. Il presidente della FISI, Flavio Roda, ha definito la tragedia come un colpo che lascia tutti sotto shock, e la Federazione si è impegnata a tenere vivo il suo ricordo.
Il funerale si terrà giovedì a Giaveno, e la “cara Matildina” sarà accolta nel camposanto di Valgioie, suo paese d’origine. La famiglia Lorenzi ha chiesto di non inviare fiori, ma di contribuire a una raccolta fondi per un progetto in memoria della giovane.
Il sindaco di Sestriere ha annunciato il lutto cittadino, invitando la comunità a unirsi in un ultimo omaggio alla giovane che aveva dato tanto lustro al territorio.
Il mondo dello sport piange Matilde, e l’intera comunità sciistica si stringe attorno alla famiglia Lorenzi, ricordando una ragazza che con determinazione, talento e umiltà stava scalando le vette dell’agonismo.
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