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Il caso
20 Novembre 2023 - 20:53
Ne avevamo già parlato un paio di settimane fa: al cimitero di San Mauro un liquido è uscito da una bara e ha creato un odore insopportabile. Il problema, ad oggi, non è stato risolto, quella tomba continua ad emettere un odore nauseante. La storia è iniziata ai primi novembre quando i parenti dei defunti, seppelliti vicino al loculo "maleodorante", hanno segnalato tutto al Comune.
Si è arrivati, quindi, alla chiusura di un'area del cimitero di San Mauro Torinese e al divieto di accesso per motivi igienico-sanitari. Nell'ordinanza del 3 novembre, infatti, l'amministrazione comunale spiega come sia stata riscontrata, proprio in un'ala del campo santo, la fuoriuscita di liquido organico da una bara. Parliamo di un fenomeno raro ma possibile. Scorrendo il web e le testate di tutta Italia vediamo come episodi simili siano capitati anche altrove. Il problema, però, non era solo il liquido in sé ma anche il terribile odore.
L'ingresso del cimitero di San Mauro Torinese
"In data 19 ottobre 2023 - si legge nell'ordinanza del Comune - a seguito di segnalazioni e verifiche da parte dei custodi cimiteriali si constatava che dal loculo ove è tumulata la defunta ... omissis ..., fuoriusciva del liquido percolato maleodorante e persistente".
A quel punto si mette in moto una "macchina" per provare a risolvere il problema.
"Nei giorni a seguire - si legge ancora nel documento del Comune - è stata contattata per le vie brevi sia l’impresa funebre a suo tempo incaricata dalla famiglia per il funerale e le esequie funebri della defunta sia, per il tramite di quest’ultima, i figli, affinché provvedessero a compiere ogni azione utile per la rimozione del percolato e dell’odore persistente, oltreché al ripristino delle condizioni igienico sanitarie pre-esistenti".
Dunque che succede? L'ordinanza imponeva ai parenti e all'impresa funebre, che aveva curato la sepoltura, di risolvere la questione entro il 10 novembre.
La bara viene tirata fuori dal loculo e si procede ad una "nuova" sepoltura con l'inserimento del feretro zincato, privato della bara, in un ulteriore cassone di zinco. Poi c'è la bonifica del loculo in cui è tumulata la defunta e infine il reinserimento del nuovo feretro nello stesso loculo. La ditta incaricata avrebbe rimosso anche il liquido maleodorante e poi spruzzato una polvere chimica con l'obiettivo di "annientare" la puzza. Missione compiuta? No.
Tutto risolto? Neanche per sogno: la puzza continua a rendere impossibile entrare in quella zona del cimitero. L'ordinanza imponeva la risoluzione dei problemi entro il 10 novembre eppure la puzza incredibile continua ad esserci e rende quasi impossibile la visita ai propri cari.
"Non sappiamo più chi chiamare, a chi rivolerci - raccontano i parenti dei defunti - la situazione è leggermente migliorata ma basta stare più di due minuti in quella zona e la puzza si sente, si sente molto e rende quasi impossibile restare lì per salutare i propri cari. Ci hanno detto che hanno pulito ma evidentemente il liquido che uscito dalla bara è andato dappertutto. Abbiamo chiesto incontri in Comune, alla Sindaca, all'Asl ma tutti ci hanno detto che quello che si poteva fare è stato fatto. Eppure il problema c'è ancora e parliamo di una questione importante, vorremo che la cosa si risolvesse in qualche modo".
Conferme arrivano anche dalla consigliera di minoranza, Paola Antonetto: "Sono stata sul posto a fare un sopralluogo e, in effetti, ancora oggi il cattivo odore c'è e si sente chiaramente. In questo caso non me la sento, però, di colpevolizzare il Comune. Diciamo che per fortuna non siamo in estate altrimenti sarebbe stato molto più grave. La speranza è che con il passare del tempo e l'aria l'odore pian piano sparisca".
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