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Vanchiglia

La situazione insostenibile a Vanchiglia: droga e schiamazzi notturni nel quartiere

Sentenza di condanna per gli attivisti di Askatasuna: chaos e testimonianze nel quartiere

centro sociale askatasuna

centro sociale askatasuna

Tra gli schiamazzi e i rumori notturni della movida e lo spaccio di droga da parte dei giovani di colore la situazione nel quartiere Vanchiglia, e in particolare nella zona che insiste su piazza Santa Giulia, è "insostenibile". Ma gli attivisti del centro sociale Askatasuna, con le loro aggressioni ai pusher, avevano come obiettivo prevalente l'allontanamento della polizia.

È quanto si ricava dalla motivazione della sentenza in cui la giudice Costanza Goria, del tribunale di Torino, lo scorso marzo ha condannato quattro militanti a 10 mesi di reclusione e altri due a otto mesi. Non è stata accolta la richiesta degli avvocati di applicare l'attenuante di avere agito "per motivi di particolare valore morale o sociale". La giudice ha preso atto del caos nella zona (la vicenda risale al 2020) anche alla luce delle dichiarazioni di numerosi testimoni portati in aula dalla difesa.

Ha però messo in dubbio che "le azioni degli imputati fossero direttamente funzionali" all'affermazione del "diritto alla sicurezza" anche alla luce di un post apparso sulla pagina Facebook di Askatasuna, dove si parlava di "iniziative concrete per vivere meglio tutti senza spacciatori e senza polizia". Uno dei testimoni dell'accusa, un pusher arrestato dalla polizia nel 2019, ha detto che "molti frequentatori del centro sociale acquistano marijuana e poi la usano nel locale quando fanno le feste". Una delle vittime, già noto alle forze dell'ordine per questioni di spaccio, ha parlato di "moltissime aggressioni" sostenendo che "loro non vogliono vedere nessun nero da queste parti".

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