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Cronaca

La polizia blocca il treno per gli attivisti senza biglietto

È successo stamattina a Porta Nuova

La polizia blocca il treno per gli attivisti senza biglietto

Disagi questa mattina alla stazione di Porta Nuova di Torino per i passeggeri di un treno diretto a Genova. Il convoglio è partito con circa un'ora di ritardo in quanto alcune decine di attivisti, tra cui quelli del cento sociale Askatasuna, volevano raggiungere il capoluogo ligure, per partecipare ad una manifestazione, senza però pagare il biglietto. Hanno così bloccato la partenza.

Sul posto a monitorare la situazione la polizia. Dopo la lunga attesa il treno è potuto partire, con a bordo solo i possessori di regolare ticket di viaggio. "Stiamo assistendo alla vergognosa intimidazione delle forze dell’ordine che hanno bloccato alla stazione di Porta Nuova nuova il nostro treno, diretto a Genova, per la manifestazione contro la guerra di oggi pomeriggio" ha scritto sui social il partito Potere al Popolo.

"Con la ridicola scusa - hanno proseguito - che alcune persone sul treno sarebbero sprovviste del biglietto, la digos ha messo in piedi una vergognosa provocazione politica volta solo a ritardare la partenza e ostacolare la partecipazione alla manifestazione di Genova contro la guerra. Questo è lo stato della democrazia del nostro paese -il supposto modello di libertà che la nostra classe politica vorrebbe esportare nel mondo- dove le forze dell’ordine decidono arbitrariamente di ostacolare la libera partecipazione a iniziative pacifiste, dato che a quanto pare non può essere messa in discussione la linea politica guerrafondaia occidentale. Tutto questo è reso possibile grazie ad una classe politica e un governo di fascisti che continua a criminalizzare le voci del dissenso politico, al fine di costruire un nemico interno per distrarre il popolo dalle politiche di macelleria sociale. Per questo è quantomai necessario scendere oggi in piazza a Genova alle 14:30, alla manifestazione contro la guerra chiamata dal Calp, contro questo sistema repressivo e guerrafondaio!"

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