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Cronaca
07 Luglio 2023 - 16:26
L'operazione dei carabinieri è stata condotta questa mattina all'alba
Nuova operazione dei Carabinieri contro la 'ndrangheta ramificata nella provincia di Asti.
In un'indagine che è il seguito dell'inchiesta "Barbarossa", già giunta al secondo grado di giudizio con 6 condanne, i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Asti hanno dato esecuzione, oggi, a un'ordinanza cautelare, nei confronti di 13 persone (8 in carcere, 5 agli arresti domiciliari) con accuse che a vario titolo sono di tentato omicidio aggravato, detenzione e porto abusivo di armi, detenzione e spaccio di stupefacenti, estorsione e rapina in abitazione.
L'operazione "Mare Magnum" ha avuto luogo, oltre che ad Asti, a Cuneo, Palermo, Rovigo e Pisa, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Asti. Ha coinvolto 70 uomini dell'Arma e i militari del nucleo cinofilo di Volpiano.
Tra i destinatari della misura anche Francesco Belfiore, cinquantenne, appartenente alla storica famiglia attiva nella provincia di Torino e residenti per anni nel chivassese, San Sebastiano da Po (la villa dei Belfiore dopo la confisca è oggi Cascina Caccia ed ospita Libera, ndr), originaria di Gioiosa Jonica (Reggio Calabria), fratello minore del più noto Domenico, condannato in via definitiva per l'omicidio del Procuratore di Torino Bruno Caccia, 40 anni fa.
La Procura di Asti considera Francesco Belfiore – oggi in carcere a Rovigo - il mandante e il coordinatore di alcune delle azioni criminali finite nel fascicolo d’indagine, tra cui un tentato omicidio di un cittadino albanese, commesso ad Asti il 6 ottobre 2017 e diversi episodi di estorsione.
I fatti di cui si sarebbero resi protagonisti i destinatari delle misure, sono stati commessi tra il 2017 e il 2020.
Si contano diversi episodi di detenzione e porto abusivo di armi da fuoco usate per intimidire le vittime, l’incendio doloso di un’auto nel quartiere Praia di Asti nel novembre 2018, estorsioni a imprenditori, spaccio e rapine commesse tra Cuneo e Alessandria.
Una, in particolare, violenta commessa nell’ottobre del 2018 a Santo Stefano Belbo ai danni della famiglia Santero, industriali nel mondo vinicolo, a cui i rapinatori avevano rubato soldi e gioielli fingendosi poliziotti.
Le altre rapine erano state commesse pochi giorni dopo, il 19 ottobre, a Bosio, nell’Alessandrino, e il 23 dicembre 2019 ad Alba.
Indagate complessivamente 25 persone, la cui posizione è tuttora al vaglio dell'Autorità Giudiziaria.
12 le misure cautelare: una tredicesima sarebbe da eseguire perché l'indagato è latitante.
Ecco i destinatari delle 12 misure cautelari oltre a Francesco Belfiore: Armando Bonanno, 29 anni; Ignazio Giovane, 49; Patrik La Comare, 39; Valerio Pillitteri, 34; Giastin Stentardo, 38; Stefano Valfusi, 46; Claudio Roberto Arduini 48; Angelo Bufalino, 61; Gabriele Frigoli, 68; Carlo Lucca, 56, e Franco Vacchina, 62.
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