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Il caso
01 Febbraio 2023 - 16:55
cinghiale
Ormai è una vera e propria emergenza, stiamo parlando della presenza dei cinghiali a San Mauro Torinese. Cinghiali nei pressi del cimitero, cinghiali vicino alle isole ecologiche, cinghiali dappertutto.
Il tema, lunedì sera, è sbarcato in consiglio comunale grazie all'interrogazione presentata dall'esponente di Fratelli d'Italia (minoranza), Daniele Cerrato che ha chiesto conto all'amministrazione del fenomeno.
"Il problema è importante, - ha spiegato la vice Sindaca Katia Venturi - l’amministrazione l’ha affrontato fin da subito. Abbiamo sempre comunicato le varie presenze individuate sul territorio alla Città Metropolitana. Nell’anno di mandato abbiamo avuto 22 segnalazioni. La risposta di Città Metropoltiana c’è stata: nel 2022 ci sono stati 21 interventi con prelievo di 24 capi. Più altri 6 interventi che hanno interessato solo parzialmente il nostro Comune. Uno di questi c'è stato venerdì con il prelievo di 3 capi. Il problema permane, quello che è più evidente è la necessità che ciascuno di noi si faccia responsabile: non si deve lasciare cibo o residuo di cibo sul territorio. Continueremo a prendere iniziative sul territorio, anche sulla raccolta differenziata, non si devono lasciare residui alimentari".
Ma non è tutto, si pensa anche all'utilizzo delle armi.
"Si sta pensando - ha continuato Venturi - alla possibilità per i possessori di porto d’armi di poter agire in autotutela sul proprio fondo privato, Città Metro attiverà dei corsi di formazione per questo".
La minoranza, dal canto suo, ha chiesto più attenzione.
"Bisogna impedire - ha spiegato Daniele Cerrato (Fdi) - ai cittadini di dar mangiare ai cinghiali, ci sono persone che foraggiano gli animali ed è vietato, serve più controllo".
Daniele Cerrato, consigliere comunale per Fratelli d'Italia a San Mauro
Solo qualche giorno fa avevamo parlato della presenza dei cinghiali al cimitero e di alcune ciotole lasciate lì per loro, per nutrirli. Poco prima avevamo scritto della distruzione di un'area ecologica sempre da parte dei cinghiali. Qualche anno fa, poi, i cinghiali erano stati avvistati davanti al Cinema Gobetti, sul Ponte Vecchio e in moltissime altre aree della città.
La proliferazione abnorme e incontrollata degli animali selvatici è ormai una vera e propria emergenza. I cinghiali in particolare, oltre a essere una delle maggiori cause di danni alle coltivazioni agricole, hanno determinato un sensibile aumento degli incidenti stradali, alcuni dei quali purtroppo mortali. Per i cittadini in generale e per il mondo agricolo in particolare, spesso, gli indennizzi per i danni patiti per colpa dei cinghiali vengono liquidati, nella maggior parte dei casi, soltanto in misura marginale e con pesanti ritardi.
L'area ecologica distrutta dai cinghiali a San Mauro qualche settimana fa
Il numero dei cinghiali abbattuti nel Torinese continua a essere assolutamente ridicolo. È da questa estate che la nuova normativa regionale permette di abbattere i cinghiali anche nelle ore notturne con l’utilizzo di fonti luminose, inoltre, da alcuni mesi è anche finalmente operativa la figura dell’agricoltore selecontrollore: eppure nel Torinese sembra che nulla sia accaduto.
Dal capoluogo alle vallate torinesi, passando per i campi, le vigne e i frutteti della pianura e delle colline torinesi e canavesane, gli agricoltori continuano a segnalare ingenti danni e continuano a richiedere interventi di abbattimento o “cattura con abbattimento” che non raggiungono i risultati.
Se per il territorio regionale l’obiettivo per il 2022 era fissato così a 50mila capi, quello per la provincia di Torino era di circa 16mila. Invece, l’anno è terminando con meno di 3.500 capi abbattuti e una maglia nera per le aree protette regionali e quelle gestite dalla Città metropolitana.
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