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De Martino sparisce dalla tv: l’ospitata al concerto di Sal Da Vinci non andrà in onda

Il 25 settembre su Canale 5 mancherà De Martino: niente liberatoria per l’esclusiva Rai, ipotesi cautela sugli ascolti

De Martino sparisce

De Martino sparisce dalla tv: l’ospitata al concerto di Sal Da Vinci non andrà in onda

Una performance applaudita dal vivo, ma destinata a rimanere invisibile agli spettatori televisivi. È il paradosso che circonda l’ospitata di Stefano De Martino al concerto di Sal Da Vinci tenutosi in piazza del Plebiscito a Napoli, registrato e pronto per la messa in onda su Canale 5 il 25 settembre. Una vicenda che intreccia contratti in esclusiva, strategie d’immagine e la concorrenza serrata dell’access prime time tra Rai e Mediaset.

Secondo quanto riportato da Dagospia, l’intervento di De Martino, pur registrato, non sarà trasmesso. Mediaset ha acquistato da VivoConcerti i diritti dell’intero concerto, ma la decisione di tagliare la partecipazione del conduttore di Affari Tuoi non dipenderebbe dalla rete stessa, bensì dal mancato rilascio della liberatoria da parte dello stesso De Martino. Vincolato da un contratto in esclusiva con la Rai, il conduttore ha scelto di non usufruire delle deroghe che avrebbero permesso l’apparizione su un altro canale.

Sul palco di Napoli, insieme a De Martino, si sono alternati nomi di spicco della musica italiana e dello spettacolo: Paolo Bonolis, Gigi D’Alessio, Renato Zero e altre star del panorama nazionale. Nonostante la registrazione completa, il segmento con De Martino non sarà incluso nella programmazione televisiva, lasciando un vuoto notevole in un evento già di per sé ricco di ospiti e momenti di spettacolo.

Il contesto in cui si colloca questa scelta è particolarmente delicato. Affari Tuoi, tradizionalmente un fortino di ascolti per Rai 1 nell’access prime time, sta vivendo settimane difficili: il programma è stato superato in ascolti da La ruota della fortuna, condotta da Gerry Scotti su Canale 5. La decisione di De Martino appare dunque una mossa cautelativa, volta a tutelare l’immagine del conduttore e la stabilità del programma in un momento di forte pressione competitiva.

Dal punto di vista strategico, l’assenza in tv può essere interpretata sotto più angolazioni. Innanzitutto, rappresenta un’occasione persa per valorizzare la partecipazione di De Martino a un evento musicale di grande richiamo. In secondo luogo, evita potenziali polemiche o letture maliziose da parte del pubblico e dei media sulla coesistenza di apparizioni su reti concorrenti durante una fase delicata per il programma Rai. Infine, l’autonomia della decisione sposta l’equilibrio del caso sulla libera scelta del conduttore, senza alcuna imposizione da parte di Mediaset.

Per Mediaset, il taglio costituisce un vantaggio commerciale, trattandosi di un prodotto già acquistato “chiavi in mano” che può essere adattato senza comprometterne la qualità complessiva. Per la Rai, invece, la situazione ribadisce l’efficacia della tutela dell’esclusiva, confermando che la gestione contrattuale può prevalere anche in presenza di possibili deroghe. Per De Martino, infine, l’attenzione resta sulla sua priorità principale: la salvaguardia del programma e la gestione accurata della propria immagine pubblica nel pieno della sfida con un competitor storico come Gerry Scotti.

Le implicazioni di questa vicenda vanno oltre il singolo concerto. Si pone una serie di interrogativi sulla gestione delle ospitate cross-network in un contesto di competizione serrata tra le principali reti televisive italiane. La scelta di De Martino potrebbe diventare un precedente nel settore, indicando come i conduttori vincolati da contratti in esclusiva possano gestire la propria presenza mediatica senza compromettere programmi strategici o alleanze contrattuali.

Resta da capire se, in futuro, le deroghe all’esclusiva Rai saranno utilizzate in momenti meno sensibili dal punto di vista degli ascolti, permettendo la partecipazione a eventi su reti concorrenti senza rischi d’immagine. Allo stesso tempo, è da osservare come il pubblico reagirà alla mancata messa in onda: l’assenza di De Martino potrà essere percepita come un dettaglio trascurabile o come una mancanza significativa, considerando la popolarità del conduttore e la visibilità dell’evento musicale.

Questo episodio evidenzia un tema sempre più rilevante nel panorama televisivo italiano: la gestione dei diritti e delle apparizioni in un mercato dove l’access prime time resta l’arena principale della competizione. La concorrenza tra Rai e Mediaset si gioca non solo sugli ascolti, ma anche sulla capacità di orchestrare strategie di immagine che proteggano i programmi di punta e le figure di riferimento del pubblico.

In sintesi, l’ospitata mancata di Stefano De Martino al concerto di Sal Da Vinci rappresenta un intreccio complesso di contratti in esclusiva, tutela dell’immagine e strategie di mercato. Un evento che dal vivo è stato accolto con entusiasmo dal pubblico, ma che in tv non vedrà la luce, trasformandosi in un caso emblematico delle dinamiche contrattuali e competitive del piccolo schermo italiano. La messa in onda del concerto su Canale 5 il 25 settembre offrirà quindi uno spettacolo ridotto, privo della partecipazione di uno dei conduttori più seguiti del momento, lasciando intendere quanto sia delicata la gestione delle star in contesti cross-network.

In attesa della trasmissione, restano sul tavolo domande aperte: quanto influisce questa assenza sugli equilibri degli ascolti? Quali saranno le conseguenze per le future ospitate di conduttori vincolati da esclusiva? E soprattutto, come si evolverà la collaborazione tra Rai, Mediaset e i protagonisti della televisione, quando le strategie d’immagine e le esigenze contrattuali si intrecciano così strettamente con la programmazione e gli interessi di rete? Le risposte arriveranno nelle prossime settimane, ma il caso resta un esempio emblematico della complessità del mondo televisivo moderno.

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