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Costume e Società
21 Agosto 2025 - 15:37
Roberto Bolle è nato a Casale Monferrato nel 1975
Roberto Bolle è stato insignito dalla Repubblica Francese del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres, una delle più alte onorificenze ministeriali del Paese. La comunicazione è arrivata direttamente dalla ministra della Cultura Rachida Dati, che ha sottolineato come il riconoscimento venga conferito al ballerino italiano "per il suo contributo e il suo impegno al servizio della cultura, della sua diffusione e della sua promozione".
Un premio che equivale a un vero “Nobel delle arti” e che conferma ancora una volta il peso di Bolle nel panorama internazionale. La Francia, dove la danza è da sempre celebrata come una delle arti più nobili, ha scelto di rendere omaggio a un artista che ha reso universale la disciplina, accendendo un riflettore anche sull’Italia, dove – secondo gli ultimi dati SIAE – il balletto ha registrato una crescita del 13% nell’ultimo anno.
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Mentre Parigi lo onora, Torino si prepara ad accoglierlo dal 27 al 29 novembre al Teatro Regio con lo spettacolo “Caravaggio”, firmato da Mauro Bigonzetti. Un balletto che traduce in movimento la potenza della pittura di Michelangelo Merisi, maestro assoluto del chiaroscuro, precursore del Barocco e protagonista di una biografia irrequieta. L’opera, nata nel 2008 per il danzatore Vladimir Malakhov alla Staatsoper di Berlino, è già stata applaudita in tutto il mondo e sarà ora proposta al pubblico piemontese.
Il percorso professionale di Roberto Bolle testimonia la statura di un artista unico. Nato a Casale Monferrato il 26 marzo 1975 e cresciuto a Trino, ha iniziato la sua formazione all’Accademia del Teatro alla Scala a soli 11 anni. Nel 1990 fu notato da Rudol’f Nureev, che lo voleva nel ruolo di Tadzio in Morte a Venezia, ma allora troppo giovane non poté accettare. Nel 1996, al termine di una rappresentazione di Romeo e Giulietta, fu nominato primo ballerino della Scala.
La sua carriera si è sviluppata in parallelo tra i più grandi palcoscenici del mondo: dal Royal Ballet di Londra al Balletto di Stoccarda, dalla Staatsoper di Berlino all’Opera di Vienna, dal Tokyo Ballet fino all’English National Ballet di Londra. È il primo ballerino della storia ad essere diventato contemporaneamente Étoile della Scala di Milano e Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York. Oggi è anche Guest Artist al Royal Ballet.
Accanto ai palcoscenici, Bolle ha intrecciato una lunga serie di impegni come ambasciatore della danza. Nel 1999 l’UNICEF lo ha nominato ambasciatore di buona volontà. Ha ballato in occasioni solenni come il Giubileo del 2000, la cerimonia d’apertura delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, e persino a Buckingham Palace per la regina Elisabetta II. È stato protagonista di spettacoli-evento in luoghi simbolo come il Colosseo, la Valle dei Templi, l’Arena di Verona e piazza San Pietro, sempre con l’obiettivo di rendere la danza accessibile a un pubblico sempre più vasto.
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Nel corso della sua carriera ha collaborato con le più grandi ballerine italiane, tra cui Carla Fracci e Alessandra Ferri, e ha interpretato i ruoli più celebri del repertorio classico e moderno: da Il lago dei cigni a Don Chisciotte, da Cenerentola a La Bayadère, fino a coreografie firmate da George Balanchine, Kenneth MacMillan, Maurice Béjart e Nacho Duato.
Numerosi anche i premi ricevuti: dal Premio Positano Léonide Massine al Premio Gino Tani, dal Premio Galileo 2000 al prestigioso Prix Benois de la Danse. Sul fronte istituzionale, la Repubblica Italiana lo ha insignito di tre onorificenze: Cavaliere dell’Ordine al Merito, Ufficiale dell’Ordine al Merito e infine Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito.
Il nuovo riconoscimento francese aggiunge dunque un tassello di assoluto rilievo alla sua carriera. Inarrestabile nel suo percorso, Roberto Bolle rimane non solo un interprete ma un ambasciatore mondiale della danza, capace di unire rigore tecnico, carisma scenico e capacità di divulgazione culturale.
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