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24 Giugno 2025 - 15:48
Elio segna una nuova battuta d’arresto per Pixar, che ora deve scegliere se continuare a rischiare o arrendersi ai sequel
Il nuovo film Pixar si è rivelato un insuccesso senza precedenti. Elio, il titolo lanciato come grande novità del 2025, ha registrato il peggior esordio nella storia dello studio d’animazione: appena 21 milioni di dollari incassati negli Stati Uniti nel primo fine settimana, e 14 milioni nel resto del mondo. Il totale globale, fermo a 35 milioni, è un dato desolante se confrontato con un budget produttivo che supera ampiamente i 150 milioni, esclusa la spesa pubblicitaria. A colpire è il contrasto con le recensioni favorevoli. Il film, con la sua narrazione spaziale e un protagonista adolescente immerso in un’avventura interstellare, non è stato stroncato dalla critica. Ma ciò non è bastato ad attrarre il grande pubblico.
Pixar sembra non riuscire più a imporsi con le storie originali. Negli ultimi anni, titoli come Onward, Luca, Red, Lightyear ed Elemental hanno incontrato difficoltà simili. Il pubblico pare rispondere con interesse quasi esclusivamente ai sequel, come ha dimostrato il successo travolgente di Inside Out 2, che ha superato gli 1,7 miliardi di dollari al botteghino globale.
Il confronto con i concorrenti ha aggravato il bilancio. Nello stesso weekend d’uscita, Elio è stato battuto dal remake live-action di Dragon Trainer e da 28 Anni Dopo, horror che ha conquistato una platea più ampia e stabile. A pesare sono stati anche i cambiamenti nelle abitudini del pubblico post-pandemia, in particolare per i film rivolti alle famiglie: i costi più alti per vedere un film insieme portano a scegliere con maggiore prudenza, premiando i titoli già noti.
Secondo gli analisti, questo scenario potrebbe spingere gli studios a ridurre il numero di produzioni originali in favore di operazioni nostalgia. Un orientamento rischioso, perché l’assenza di nuove storie comprometterebbe l’ampliamento del catalogo di proprietà intellettuali su cui si fondano anche parchi a tema, merchandising e contenuti streaming. In questo contesto, Pixar sembra aver deciso di cambiare rotta. Il prossimo film originale, Hoppers, in arrivo nel 2026, abbandonerà il tema spaziale dopo tre esperimenti falliti (tra cui Lightyear, Strange World e ora Elio), per tornare a un’ambientazione più concreta e terrestre. Parallelamente, sono già in lavorazione nuovi capitoli di saghe collaudate, tra cui Toy Story 5 e Zootopia 2, pensati per garantire stabilità commerciale e riconquistare fiducia.
Il caso Elio solleva una questione più ampia: esiste ancora spazio per l’innovazione creativa nel cinema d’animazione? La risposta non è scontata. L’impressione è che il pubblico, travolto da una continua offerta di contenuti e da un’inflazione che restringe le scelte culturali, preferisca affidarsi a ciò che già conosce. Per Pixar, Elio rappresenta più di un flop: è un campanello d’allarme. Un invito a ripensare modelli produttivi e narrazioni, in un tempo in cui il coraggio rischia di non essere premiato. Ma senza il coraggio, si smette di innovare. E nel mondo dell’animazione, innovare è sempre stato l’unico modo per restare in alto.
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