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“Ho la SLA”: Eric Dane rompe il silenzio e commuove Hollywood

L’attore di Grey’s Anatomy e Euphoria annuncia la diagnosi, ma non rinuncia al lavoro: sarà sul set della terza stagione della serie HBO

Eric Dane

“Ho la SLA”: Eric Dane rompe il silenzio e commuove Hollywood

Ha il volto di Mark Sloan in Grey’s Anatomy, il corpo e la voce del patriarca Jacob in Euphoria, ma oggi Eric Dane mostra la sua parte più vulnerabile. In un’intervista esclusiva a People, l’attore 52enne ha annunciato di avere la SLA (sclerosi laterale amiotrofica). Una notizia che ha colpito duramente il mondo dello spettacolo e i suoi milioni di fan.

“Sono grato di avere la mia amorevole famiglia al mio fianco mentre affrontiamo questo prossimo capitolo”, ha detto Dane, facendo riferimento alla moglie Rebecca Gayheart e alle figlie Billie Beatrice (15 anni) e Georgia Geraldine (13). Una famiglia che oggi diventa ancora più centrale nella sua vita, mentre si apre una battaglia lunga e difficile contro una malattia neurodegenerativa che progressivamente limita le funzioni motorie e vitali.

Nonostante la diagnosi, Dane non si ferma. Il 14 aprile tornerà sul set per la terza stagione di Euphoria, la serie cult della HBO in cui interpreta un padre complesso, tormentato, ambiguo. “Mi sento fortunato di poter continuare a lavorare e non vedo l’ora di tornare sul set”, ha dichiarato, chiedendo però “rispetto e privacy” per sé e per la sua famiglia.

La notizia arriva meno di due anni dopo la morte di Angus Cloud, un altro volto amato di Euphoria, scomparso a 25 anni per un’overdose accidentale. Ora è il turno di Dane di affrontare un’altra forma di dolore, non sullo schermo ma nella vita reale.

La SLA colpisce circa 6.000 persone ogni anno solo negli Stati Uniti, ed è una delle malattie più spietate, senza una cura risolutiva. La scelta dell’attore di renderla pubblica ha un valore che va oltre il mondo dello spettacolo: è un gesto di trasparenza e coraggio, che può contribuire a tenere alta l’attenzione sulla ricerca e sul supporto ai malati.

Il volto da star di Hollywood non basta più: oggi Eric Dane è anche il simbolo di una lotta privata che diventa collettiva. Una battaglia silenziosa, da affrontare giorno per giorno, con il lavoro come ancora, e l’amore come scudo.

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