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08 Luglio 2021 - 10:16
Davide Brunasso ex sindaco di Valperga
A creare l’atmosfera adatta all’erompere dalla tempesta, un avviso pubblicato dal sindaco, Walter Sandretto, il giorno prima, nel quale si informava la cittadinanza che, a causa dei lavori di riparazione dell’acquedotto da parte della società Smat, era stato disposto il lampeggiamento delle lanterne semaforiche situate tra via Mazzini e via Busano. E galeotto fu proprio l’acquedotto che, probabilmente per una svista, sull’avviso è stato scritto senza la “q”.
Tempestiva la risposta da parte di Davide Maria Brunasso: «Stante la riapertura della Biblioteca, suggeriamo al sindaco Sandretto di rivolgersi ai suoi amici che la gestiscono, per farsi consigliare un buon libro di grammatica.
ACQUEDOTTO si scrive con “CQU”!» E per rendere più minacciosi gli ammassi di cumulonembi nel cielo, è stata aggiunta al post una vignetta che riporta la copertina di un libro di ortografia per i bambini delle scuole elementari dal titolo “Prima Ortografia” e un coloratissimo esempio di come si usa la grafia CQU.
Vento forza 10, grandine, alberi sradicati e ingenti danni alle abitazioni… Ma gli effetti della tempesta non sono affatto scemati e si fanno sentire anche a distanza di settimane. Davide Brunasso, infatti, è stato tacciato di infantilismo. Qualcuno sul suo profilo e lo ha criticato aspramente per il post pubblicato, definendolo “una polemica da “asilo nido”. Anche la moglie del sindaco Sandretto è intervenuta nella querelle, commentando il catastrofico post con un: «Il nuovo Sindaco non sarà studiato come te ma sicuramente ci mette anima e corpo per il bene di Valperga…» scagliato come un proiettile in faccia ai Capogruppo Di Minoranza.
La risposta di quest’ultimo, tuttavia, non è tardata: «Pensavo ancora di poter scrivere cosa volessi sul mio profilo Facebook. E pensavo che chi leggesse i miei post li comprendesse. Ma così non è.».
Di fatto, lascia intendere Brunasso, il vero problema è l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale nei confronti della biblioteca rimasta chiusa per un lungo periodo e ora riaperta senza prima convocare i volontari.
«Com’è possibile che ci siano voluti 6 mesi per contattare i volontari della biblioteca cacciati? Sabato 12 giugno — respinge il colpo Brunasso — è stata riaperta la Biblioteca e i volontari che l’hanno gestita da anni sono stati messi da parte. Non è stato condiviso nulla. Ho appreso che giovedì 10 giugno una volontaria (Barbara Nora) si è presentata di sua spontanea volontà senza essere stata chiamata preventivamente in Comune per ottenere dialogo e risposte.
Questo è il metodo che deve seguire un Sindaco di un Comune di 3.000 abitanti? Io credo di no».
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