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VALPERGA. “Acquedotto si scrive con la CQU!”

VALPERGA. “Acquedotto si scrive con la CQU!”

Davide Brunasso ex sindaco di Valperga

VALPERGA.  Il giorno 15 giugno sul profilo del capogruppo di minoranza, Davide Maria Brunasso, è apparso un post dove si sottolineava un errore di ortografia commesso dall’Amministrazione comunale.

A creare l’atmosfera adatta all’erompere dalla tempesta, un avviso pubblicato dal sindaco, Walter Sandretto, il giorno prima, nel quale si informava la cittadinanza che, a causa dei lavori di riparazione dell’acquedotto da parte della società Smat, era stato disposto il lampeggiamento delle lanterne semaforiche situate tra via Mazzini e via Busano. E galeotto fu proprio l’acquedotto che, probabilmente per una svista, sull’avviso è stato scritto senza la “q”.

Tempestiva la risposta da parte di Davide Maria Brunasso: «Stante la riapertura della Biblioteca, suggeriamo al sindaco Sandretto di rivolgersi ai suoi amici che la gestiscono, per farsi consigliare un buon libro di grammatica.

ACQUEDOTTO si scrive con “CQU”!» E per rendere più minacciosi gli ammassi di cumulonembi nel cielo, è stata aggiunta al post una vignetta che riporta la copertina di un libro di ortografia per i bambini delle scuole elementari dal titolo “Prima Ortografia” e un coloratissimo esempio di come si usa la grafia CQU.

Vento forza 10, grandine, alberi sradicati e ingenti danni alle abitazioni… Ma gli effetti della tempesta non sono affatto scemati e si fanno sentire anche a distanza di settimane. Davide Brunasso, infatti, è stato tacciato di infantilismo. Qualcuno sul suo profilo e lo ha criticato aspramente per il post pubblicato, definendolo “una polemica da “asilo nido”. Anche la moglie del sindaco Sandretto è intervenuta nella querelle, commentando il catastrofico post con un: «Il nuovo Sindaco non sarà studiato come te ma sicuramente ci mette anima e corpo per il bene di Valperga…» scagliato come un proiettile in faccia ai Capogruppo Di Minoranza.

La risposta di quest’ultimo, tuttavia, non è tardata: «Pensavo ancora di poter scrivere cosa volessi sul mio profilo Facebook. E pensavo che chi leggesse i miei post li comprendesse. Ma così non è.».

Di fatto, lascia intendere Brunasso, il vero problema è l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale nei confronti della biblioteca rimasta chiusa per un lungo periodo e ora riaperta senza prima convocare i volontari.

«Com’è possibile che ci siano voluti 6 mesi per contattare i volontari della biblioteca cacciati? Sabato 12 giugno — respinge il colpo Brunassoè stata riaperta la Biblioteca e i volontari che l’hanno gestita da anni sono stati messi da parte. Non è stato condiviso nulla. Ho appreso che giovedì 10 giugno una volontaria (Barbara Nora) si è presentata di sua spontanea volontà senza essere stata chiamata preventivamente in Comune per ottenere dialogo e risposte.

Questo è il metodo che deve seguire un Sindaco di un Comune di 3.000 abitanti? Io credo di no».

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