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VALPERGA. Sandretto, fai qualcosa per via Martiri prima che sia tardi

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco Walter Sandretto e ai concittadini valperghesi.

Ci s’aspettava dalla recente seduta del Consiglio Comunale almeno una “nota di biasimo” secondo i canoni rituali, ma è prevalsa l’indifferenza. Mentre da più parti ci pervengono innumerevoli consensi e condivisioni, “sorda e muta” è rimasta l’Assemblea da Lei presieduta. 

Un boomerang certamente inaspettato, perché il richiamo perentorio a prendersi cura di via Martiri, è caduto nel nulla. Ma il problema resta e il futuro di Valperga è legato strettamente e indissolubilmente al futuro di via Martiri. 

Rassegnarci? Mai! 

Una cosa è comprendere, una cosa è pazientare, una cosa è gestire una situazione problematica, ma convincerci che così deve andare a tirare avanti, non è una soluzione. 

O lo si risolve, o Valperga è destinata al suo isolamento, declino ed emarginazione: da città dormitorio a borgo medievale. Ciononostante “non disperiamo” e sollecitiamo ancora con più fermezza e veemenza un’azione da intraprendere con risolutezza e convinzione, perché questo si aspettano i Valperghesi, al di là d’ogni colore o posizione politica.

Signor Sindaco,  che il tema posto e sottoposto alla Sua attenzione nonché alla Cittadinanza Valperghese NON sia di facile attuazione, lo COMPRENDIAMO!

Volutamente ci siamo avvalsi del metodo più diretto e recettivo ossia volantinaggio e pubblicazione su uno dei più importanti settimanali Canavesani “LA VOCE” e rinunciando ai metodi retrogradi e tradizionali della raccolta firme (prima Repubblica) che sicuramente avrebbe neutralizzato e posto una pietra tombale sul nascere. 

L’avere elencato le difficoltà intrinseche alla viabilità nell’unica arteria cittadina giunta ormai al COLLASSO, non è pura retorica, o eccentrica anamnesi. 

A corredo di tale doglianze sono state individuate e suggerite varie soluzioni, che riteniamo utili per un sano e proficuo dibattito. Il pericolo sui Pedoni incombe in entrata, in uscita ed in tutto lo snodo di via Martiri della Libertà per l’elevato numero di curve, restringimenti del piano stradale, assenza totale di marciapiedi, ma soprattutto per l’elevata velocità CONSENTITA e PERMESSA ad auto, motocicli, furgoni in competizione da Rai- Fiction con basiti ciclisti di fronte ad una situazione che lascia increduli. 

Nel tempo ci siamo accorti e verificato che gli avvicendamenti al ruolo di Primo Cittadino non sono stati mai risolutivi ai fini della ottimizzazione dei problemi con direttive chiare e lungimiranti, limitandosi al contingente ed al particolare (rinnovo della segnaletica orizzontale).

Signor Sindaco, urge intervenire, prima che sia troppo tardi!

L’incuria su tale strada è ormai evidente anche a chi vede…ma non agisce!

È necessario, quindi, un progetto che deve tenere in equilibrio interessi generali e di sicurezza della Comunità Valperghese, ed interessi di categoria dei Lavoratori (mi riferisco all’attività commerciale).

Un progetto che guardi al futuro seppure partorito nell’immediato, ponendosi come meta l’attuazione ed il potenziamento della rete stradale urbana onde allineare i servizi ai bisogni della Comunità Valperghese. 

Pensi alle tante difficoltà che trova un’ambulanza nel prestare servizio in emergenza!

Signor Sindaco Lei , è nelle condizioni di conoscere la specificità di entrambi questi interessi. 

Non si sottragga all’impegno assunto con l’elezione a Sindaco di prendersi “cura” della città. 

Non si sottragga alla fiducia riposta in Lei dalla maggioranza dei Cittadini conferendogli l’opportunità di rivestire un ruolo prestigioso ed importante. 

Ben 4 Amministrazioni si sono succedute negli ultimi anni. 

Tante le afflizioni subite, timori, ansie sproporzionate nel percorrere via Martiri. 

Non parliamo dell’ostracismo e degli atteggiamenti di prepotenza subita nei pochi punti permessi e concessi, strisce pedonali, per l’attraversamento della strada. 

Passare o no è diventata una roulette russa… non sai mai cosa ti aspetta! 

È noto a tutti , ormai,  che gran parte del traffico autoveicolare sulla statale 460 si è riversato sulla nostra strada urbana perché semplicemente incustodita dalla vigilanza sempre più rarefatta. 

Noi Cittadini aspettiamo che giunga finalmente la sospirata risposta che attendiamo ormai da mesi: quale futuro si prospetta per via Martiri? Verso quale direzione andiamo? 

Certamente la risposta non verrà dal Sindaco metropolitano di Torino (speranza inutile, di una inutile alchimia politica), che ha più a cuore la carriera che il decoro e la sicurezza dell’interland Torinese.

Signor Sindaco bypassi il vecchio sistema delle consulenze, dibattiti, polemiche, affari spudoratamente corrivi d’una politica affaristica, abietta “per fortuna non nel nostro caso”:

- affretti e solleciti una rottura definitiva col passato che non può essere minato dalle lungaggini burocratiche o dai soliti miopi interessi personali. Ne abbiamo visto a iosa negli ultimi anni!

- dia un impulso strategico alla progettualità e sostenibilità agli interessi primari ed ineludibili per la rinascita della Città.

- dia un respiro più ampio al dialogo per un programma di azioni di sviluppo.

Signor Sindaco con tutti gli atteggiamenti di cautela e  prudenza siamo tremendamente in ritardo rispetto ad altri paesi del Circondario Canavesano. 

Rimovendone gli ostacoli con gelida freddezza e scuotendo dal lassismo gli Organi Comunali a tal’uopo precostituiti, vogliamo recuperare il tempo perduto o questa Amministrazione diverrà anch’essa “CASTA” che guarda al proprio orticello?

Paolo Salemi

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