SETTIMO T.SE Le mascherine di Mamma Elke fanno furore. Il sentirsi parte di una comunità, a volte va ben oltre dall’essere un semplice cittadino, è provare a fare qualcosa di concreto, di significativo, è mettersi all’opera per gli altri, come ha fatto Elke Altepeter, settimese di 55 anni, compiendo un piccolo gesto che potesse esprimere un’immensa e bellissima solidarietà verso chi ci sta accanto. Una parola ‘solidarietà’ che ha risuonato molto in questo periodo di lock down, in cui Elke mettendo a disposizione il suo tempo e la sua passione per il cucito, con la sola prerogativa di aiutare il prossimo, ha fatto la sua parte, creando a mano delle mascherine. Mascherine di cotone colorate, a tinta unita, a pallini, con i fiori, mascherine che indossandole potessero trasmettere un po’ di allegria e che soprattutto potessero rappresentare una copertura dal famoso droplet. Nella sua pagina Instagram “Mamelkehandmade” salta all’occhio subito questa frase ‘Fatto a mano, con amore, da una mamma ‘, perché l’idea di cucire mascherine di Elke nasce in primis dal senso di protezione che nutre nei confronti dei suoi tre figli Federica, Marco e Alessia e per la quale ha iniziato a crearle. “Tutto è iniziato nel lontano 1987 quando mio marito Peter mi regalò la primissima macchina da cucire, che mi ha permesso di imbastire abiti e borse, per il mio guardaroba e per quello dei miei figli. Mai avrei pensato che tutto questo potesse tornare utile a più persone. – racconta emozionata mamma Elke – Utile in primis alla società, poi a me stessa, perché questa attività mi ha permesso di superare un momento difficile come la quarantena, dedicandomi totalmente al cucito. Le mascherine le ho cucite inizialmente per i miei figli e i miei nipoti, per far sì che in qualche modo avessero una protezione, anche se non sono un dispositivo di protezione individuale e poi per andare incontro alla necessità del momento e delle persone che erano desiderose di indossare qualcosa di allegro e colorato”. Ed è così che mamma Elke ha iniziato a produrre e con le sue mani d’oro a cucire… E cucendo ogni giorno le ha donate ai vicini di casa e poi ai colleghi di lavoro del marito che hanno un’attività, ai colleghi farmacisti di Alessia, la figlia più piccola e alla pizzeria Brontolo di Settimo. Le ha donate a chi ne avesse bisogno, solo per essere d’aiuto. Un aiuto prezioso, andato oltre alle apparenze, oltre le distanze fisiche, oltre tutto e che come scrive lei ‘con il solo amore’ è riuscita a superare qualsiasi ostacolo, cercando di essere una bellissima “soluzione” in un momento difficile e problematico.
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