Cerca

Attualità

Non è il solito maltempo, quello che arriva sul Piemonte potrebbe cambiare il Natale: ecco gli ultimi aggiornamenti

Le previsioni parlano di accumuli eccezionali e di un possibile colpo di scena

Piemonte sotto attacco del maltempo: fino a 180 mm di pioggia e 150 cm di neve

Piemonte sotto attacco del maltempo: fino a 180 mm di pioggia e 150 cm di neve

Una fase di maltempo particolarmente intensa è in arrivo sul Piemonte tra domenica 21 e mercoledì 24 dicembre, con piogge diffuse e localmente molto forti e nevicate copiose in montagna, in uno scenario definito dagli esperti come anomalo per il periodo. A confermare e dettagliare il quadro è il meteorologo piemontese Andrea Vuolo, che parla apertamente di una perturbazione di forte impatto, con possibili criticità diffuse e uno sguardo già puntato sulla notte di Natale.

Nel suo aggiornamento, Vuolo scrive: «In arrivo un’intensa fase di maltempo sul Piemonte: attesi oltre 150-180 millimetri di pioggia e fino a un metro e mezzo di neve fresca sopra i 1.800 metri tra Cuneese e Torinese; nella notte di Natale possibile neve a quote molto basse su Ovest regione». Un quadro che prende forma a partire da domenica 21 dicembre, quando la discesa di una saccatura atlantica verso l’Europa sud-occidentale determinerà il transito di un sistema frontale complesso, «anche piuttosto inusuale per il periodo», capace di generare precipitazioni diffuse su tutta la regione.

Secondo l’analisi del meteorologo, le piogge risulteranno in genere moderate sulle aree settentrionali e orientali, ma forti e persistenti su Ovest e Sudovest, accompagnate da nevicate abbondanti in quota. Un ruolo decisivo sarà giocato dalle correnti di Scirocco, destinate a ruotare tra Est e Nordest nei bassi strati, accentuando l’effetto di sbarramento orografico soprattutto tra Cuneese, Torinese e Canavese. Proprio qui sono attesi gli apporti più rilevanti, con «oltre 150-200 millimetri complessivi sul comparto montuoso, equivalenti ad accumuli di neve fresca fino a 100-150 centimetri tra Alpi Liguri, Marittime, Cozie e Graie sopra i 1.800-2.000 metri», localmente superiori tra Saluzzese e Monregalese.

Particolare attenzione viene posta alla neve umida e pesante prevista al di sotto dei 1.500-1.800 metri, che lunedì potrebbe spingersi «fino a quote di alta collina su parte del Cuneese». Una condizione che, come sottolinea Vuolo, potrebbe determinare «potenziali danni alla vegetazione per la caduta di alberi, con criticità alla viabilità stradale e alla rete elettrica», oltre a un pericolo valanghe forte o molto forte in alta quota.

Nel dettaglio previsionale, fino a domenica pomeriggio sono attese condizioni di cielo nuvoloso con pioviggini o piogge deboli sparse, più insistenti sui settori alpini sud-occidentali e sul Cuneese, con quota neve mediamente compresa tra 1.400 e 1.800 metri. Dalla serata di domenica e nella notte su lunedì, i fenomeni tenderanno ad accentuarsi e ad estendersi a tutta la regione, risultando moderati e diffusi, con episodi localmente forti al confine con la Liguria e precipitazioni persistenti su Astigiano, Cuneese, Langhe, Pinerolese, pianura del Torinese, bassa valle di Susa, Lanzo e aree alpine e pedemontane del Canavese.

La quota neve è prevista in sensibile calo tra la notte e il pomeriggio di lunedì, fino a 500-600 metri su Cuneese e Langhe, «anche sui 400 metri su Monregalese e Cebano», e temporaneamente tra 700 e 1.000 metri su Pinerolese, Lanzo, Canavese e Sesia, prima di una graduale risalita dalla sera. Martedì le precipitazioni proseguiranno soprattutto sul comparto centro-occidentale e meridionale, mentre la quota neve tornerà progressivamente a salire oltre i 1.300-1.600 metri, con valori ancora più elevati sull’alto Piemonte.

A bassa quota, le piogge abbondanti previste su Torinese, Cuneese, Langhe e Astigiano potranno causare «locali criticità idrogeologiche e rigonfiamenti del reticolo idrografico secondario», soprattutto tra martedì e mercoledì, quando contribuirà anche la fusione della neve sotto i 1.200-1.500 metri per un temporaneo aumento delle temperature in quota.

Lo sguardo resta infine puntato su Natale. Con un’attendibilità definita medio-bassa, Vuolo segnala che «dal pomeriggio-sera di mercoledì si prospetta un graduale afflusso di aria più fredda in quota da Est», con una nuova intensificazione delle precipitazioni sull’Ovest del Piemonte e «neve in calo fino a 400-700 metri tra la notte e la mattinata di Natale, anche più in basso e fino in pianura sul Cuneese e sui settori pedemontani del Torinese». Uno scenario che potrebbe riportare condizioni pienamente invernali proprio nel giorno di festa.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori