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Michele Briamonte eletto socio dell’Accademia dell’Agricoltura di Torino

Il presidente delle Residenze Reali Sabaude entra nell’istituzione fondata nel 1785 da Vittorio Amedeo III

Michele Briamonte

Michele Briamonte eletto socio dell’Accademia dell’Agricoltura di Torino

L’Accademia dell’Agricoltura di Torino accoglie un nuovo socio tra le sue fila. L’assemblea dell’istituzione, fondata nel 1785 da re Vittorio Amedeo III di Savoia e riconosciuta come uno dei più antichi e prestigiosi centri culturali italiani, ha eletto Michele Briamonte, presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, come nuovo Socio Corrispondente.

L’ingresso di Briamonte si inserisce in un percorso di collaborazione già consolidato tra l’Accademia e le Residenze Reali Sabaude, con particolare riferimento alla Reggia di Venaria, che negli ultimi anni ha ospitato appuntamenti e lavori congiunti dedicati allo studio, alla tutela e alla gestione dei Giardini storici. Un rapporto istituzionale che unisce ricerca applicata, sperimentazione botanica e valorizzazione del patrimonio paesaggistico piemontese.

La relazione tra le due realtà si è rafforzata ulteriormente nel 2025, quando la Reggia ha ospitato la cerimonia di inaugurazione del 240° anno accademico dell’Accademia, evento a cui era presente anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In quell’occasione il Capo dello Stato aveva ricevuto il titolo di Socio Onorario, sottolineando l’importanza dell’istituzione nella storia della ricerca agronomica nazionale.

Briamonte, commentando l’elezione, ha espresso soddisfazione per il riconoscimento ricevuto: «Sono molto onorato per questa elezione – sottolinea – dal punto di vista non solo personale ma anche per il ruolo che ricopro come presidente del Consorzio: l'Accademia è infatti un luogo vivo di ricerca e innovazione, non solo di custodia del passato. È mia intenzione far continuare e crescere il dialogo e la collaborazione con la Reggia con progetti culturali e di valorizzazione reciproca».

Con questo nuovo ingresso, l’Accademia conferma la volontà di rafforzare il dialogo con le istituzioni culturali e scientifiche del territorio e di promuovere attività congiunte su temi come agricoltura, paesaggio, sostenibilità, conservazione storica e ricerca applicata.

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