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19 Dicembre 2025 - 10:40
Pioggia di soldi per le Pro Loco del Piemonte: oltre 600mila euro per tenere vivi paesi, eventi e tradizioni
Seicentoquattro mila euro per sostenere una rete capillare che, spesso lontano dai riflettori, tiene insieme comunità, tradizioni e attrattività turistica. La Regione Piemonte ha aperto il bando 2025 dedicato alle Pro Loco, destinando contributi a sostegno delle attività svolte sul territorio nel corso dell’anno. Le domande possono essere presentate fino alle ore 12 del 24 dicembre 2025, attraverso il portale regionale dei bandi.
La misura, promossa dall’Assessorato al Turismo, prevede un contributo forfettario di mille euro per ciascuna Pro Loco ammessa. In totale, il fondo stanziato ammonta a 604mila euro, una cifra che punta a raggiungere il maggior numero possibile di associazioni locali, riconoscendo il valore di un impegno quotidiano che spesso si regge sul volontariato.
Per accedere al contributo è necessario presentare la domanda corredata da un piano finanziario delle spese, uno strumento che consente alla Regione di fotografare in modo puntuale le attività programmate: feste patronali, rassegne enogastronomiche, eventi culturali, iniziative di promozione del territorio e momenti di aggregazione sociale che rappresentano, soprattutto nei piccoli centri, un presidio insostituibile.
Il bando 2025 si inserisce in una strategia più ampia. Nei mesi scorsi, infatti, la Regione aveva già destinato 2 milioni e 100mila euro alle Pro Loco attraverso fondi Cipess, per l’acquisto di strutture e attrezzature necessarie allo svolgimento delle attività. A queste risorse si aggiungono ulteriori 300mila euro, individuati per rafforzare il sostegno complessivo.

L’assessore regionale Paolo Bongioanni, che detiene le deleghe a Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi, sottolinea come il nuovo stanziamento sia parte di un disegno preciso. «Questo ulteriore stanziamento va ad aggiungersi al contributo stanziato lo scorso settembre attraverso fondi Cipess, che ha portato ulteriori 2 milioni e 100mila euro nelle casse delle nostre Pro Loco per l’acquisto di strutture finalizzate alla realizzazione delle loro attività», spiega, ricordando anche il ruolo del presidente Alberto Cirio nel reperimento delle nuove risorse.
L’obiettivo dichiarato è quello di rendere il bando forfettario e il più possibile inclusivo. «Ringrazio il presidente Cirio per avere aiutato a trovare ulteriori 300mila euro che permettono di raddoppiare l’importo complessivo a disposizione di un bando che sarà forfettario e che, nelle nostre intenzioni, ci consentirà di finanziare tutte le Pro Loco», aggiunge l’assessore.
Ma al di là dei numeri, il provvedimento riporta al centro una domanda di fondo: che cosa sono oggi le Pro Loco e perché continuano a essere strategiche. Nate come associazioni di promozione locale, le Pro Loco operano senza scopo di lucro e sono composte in gran parte da volontari. Il loro compito non si limita all’organizzazione di eventi, ma abbraccia la valorizzazione del patrimonio storico, la tutela delle tradizioni popolari, la promozione dei prodotti tipici e il rafforzamento del senso di appartenenza delle comunità.
In molti piccoli comuni piemontesi, soprattutto nelle aree collinari e montane, le Pro Loco rappresentano spesso l’unico soggetto in grado di animare il territorio, intercettare flussi turistici e costruire occasioni di incontro. Sagre, fiere, manifestazioni culturali e iniziative legate all’enogastronomia non sono solo eventi, ma strumenti di economia locale, capaci di generare indotto per ristoratori, produttori e strutture ricettive.
È su questo ruolo che la Regione intende investire con maggiore continuità. «Le Pro Loco sono custodi di tradizioni e relazioni sociali, e rappresentano per questo uno snodo fondamentale che merita di essere sostenuto e integrato con sempre maggiore forza nel ridisegno complessivo delle politiche di valorizzazione e promozione turistica dei nostri territori», afferma Bongioanni. Un passaggio che lega in modo diretto il lavoro delle associazioni locali alle strategie regionali su turismo, tipicità agroalimentari ed enogastronomia.
Il contributo da mille euro, pur modesto, assume così un valore simbolico e pratico. Non risolve le difficoltà strutturali di associazioni che spesso operano con risorse limitate, ma rappresenta un riconoscimento istituzionale e un sostegno concreto per coprire spese vive, dalla logistica alla comunicazione, fino ai costi organizzativi degli eventi.
Il bando resta aperto fino alla vigilia di Natale, una scadenza che richiama idealmente il senso di comunità e di partecipazione che le Pro Loco incarnano da decenni. In un Piemonte che punta sempre più su un turismo diffuso e sostenibile, la scelta di investire su questa rete capillare conferma una direzione: senza i territori e chi li anima ogni giorno, anche le strategie più ambiziose rischiano di restare sulla carta.
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