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Cronaca
19 Dicembre 2025 - 13:33
In Canavese un incendio devasta una casa, muore anche il cane di famiglia: San Giusto reagisce con una grande ondata di solidarietà
Le fiamme sono divampate intorno alle 19, dell'10 dicembre, all’improvviso, trasformando una normale sera in una corsa contro il tempo. È accaduto in via Cappo, a San Giusto Canavese, dove un incendio ha devastato un appartamento al primo piano di una palazzina, lasciando dietro di sé una casa distrutta, una famiglia senza nulla e una comunità profondamente scossa.
All’interno dell’alloggio, al momento del rogo, si trovavano cinque persone. Il bilancio registra un solo ferito, ma le conseguenze emotive e materiali sono pesantissime. Un uomo è rimasto ustionato ed è stato soccorso immediatamente dai sanitari del 118 di Azienda Zero, che lo hanno trasferito al pronto soccorso dell’ospedale di Chivasso. Le ustioni hanno interessato circa il 15 per cento del corpo. Le sue condizioni, nelle ore successive, sono migliorate, restituendo almeno un filo di speranza a una giornata segnata dalla paura.
La moglie, la figlioletta di cinque anni e le altre persone presenti sono riuscite a mettersi in salvo senza riportare ferite. Una fuga precipitosa, in mezzo al fumo e al panico, che ha evitato conseguenze ancora più gravi. Non ce l’ha fatta invece il cagnolino di famiglia, rimasto intrappolato nell’abitazione. Una perdita che pesa come un macigno e che racconta, meglio di qualsiasi parola, la violenza improvvisa di quanto accaduto.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Ivrea e Rivarolo Canavese, arrivati subito dopo la chiamata di emergenza. Le squadre hanno lavorato a lungo per domare l’incendio, circoscrivere le fiamme e mettere in sicurezza l’edificio, evitando che il rogo si propagasse agli altri appartamenti della palazzina. Via Cappo è stata chiusa al traffico per consentire l’afflusso dei mezzi di soccorso e permettere le operazioni in sicurezza.

Quando il fumo si è diradato, è apparso chiaro che nulla sarebbe stato più come prima. L’alloggio ha riportato danni gravissimi ed è stato dichiarato temporaneamente inagibile dopo la perizia statica. Le fiamme hanno divorato in fretta arredi, vestiti, oggetti personali, tutto ciò che costruisce la normalità di una famiglia. In poche decine di minuti è scomparso il luogo dove si vive, si cresce, si accumulano ricordi.
Sulle cause dell’incendio sono in corso gli accertamenti dei carabinieri della Compagnia di Ivrea, che operano insieme ai tecnici dei vigili del fuoco. Al momento non viene esclusa alcuna ipotesi. Si indaga sia su una possibile origine accidentale, sia su un malfunzionamento domestico, come quello di una bombola del gas utilizzata per alimentare la cucina. I rilievi proseguiranno nelle prossime ore per individuare con precisione il punto di innesco e ricostruire la dinamica del rogo.
Ma mentre le indagini vanno avanti, San Giusto Canavese ha già reagito. E lo ha fatto nel modo più diretto e umano possibile. Grazie alla grande generosità di un cittadino, la famiglia ha trovato subito una sistemazione temporanea, un luogo dove poter dormire e riprendere fiato dopo lo shock. Un gesto silenzioso, che ha aperto la strada a molti altri.
Ricostruire una quotidianità, anche minima, dopo aver perso tutto è forse la sfida più difficile. Per questo il Comune ha lanciato un appello alla solidarietà, chiedendo aiuto per fornire alla famiglia ciò che serve per ricominciare. Oggetti semplici, essenziali, che improvvisamente diventano preziosi: stoviglie, bicchieri, pentole, piccoli arredi, biancheria per la casa e per la camera da letto, lenzuola, coperte, asciugamani, tovaglie e strofinacci. Tutto può essere consegnato direttamente in Comune, dove il materiale viene raccolto e destinato alla famiglia colpita dall’incendio.
La risposta è stata immediata. In tanti si sono mossi, portando quello che potevano, spinti da un senso di vicinanza autentica. È una solidarietà fatta di cose concrete, di presenza, di attenzione. Una solidarietà che in questi giorni assume un significato ancora più profondo.
La sindaca Giosi Boggio lo ha ricordato con parole semplici, ma cariche di verità: «Anche un piccolo gesto può fare una grande differenza». A San Giusto, quei piccoli gesti stanno diventando una rete che sostiene chi, in una sera qualunque, ha visto andare in fumo la propria vita.
Intanto, la comunità resta in attesa di aggiornamenti sulle condizioni dell’uomo ricoverato, seguendo con apprensione l’evoluzione clinica e sperando in un recupero completo. Tra le macerie di via Cappo, il paese ha scelto di non fermarsi allo sgomento. Ha scelto di esserci, di trasformare una tragedia in un’occasione di umanità condivisa.
In questo Natale segnato dal fuoco, San Giusto Canavese sta mostrando il suo volto più vero: quello di una comunità che, davanti alla perdita, non si gira dall’altra parte.
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